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Cronaca

Tre Oss della Rsa di Strada parlano davanti al giudice. E si moltiplicano le testimonianze dei parenti degli ospiti: "Avevano lividi e graffi"

In tre hanno deciso di rispondere alla domande poste loro dal Giudice per le indagini preliminari, raccontando - almeno in parte - la loro verità. Tre dei sei Oss interdetti dalla residenza per anziani di Strada in Casentino - all'interno della...

In tre hanno deciso di rispondere alla domande poste loro dal Giudice per le indagini preliminari, raccontando - almeno in parte - la loro verità. Tre dei sei Oss interdetti dalla residenza per anziani di Strada in Casentino - all'interno della quale sono state documentate violenze sugli ospiti - sono invece rimasti in silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere. C'è un ulteriore indagato, ma non interdetto dall'attività.

Nessuno dei sei, difesi dagli avvocati Saverio Agostini, Fabio Vezzosi, Antonella Mazzi, Mauro Messeri e Michela Ceccarini, ha chiesto la sospensione per la misura dell'interdizione, chiesta e ottenuta dal pm Marco Dioni che coordina le indagini sui maltrattamenti.

Chi ha parlato si è detto pentito di quel che è accaduto: ammettendo la colpa, ha però aggiunto che la situazione all'interno della struttura era molto pensante, con turni stressanti, specialmente di notte.

Gli indagati sono in tutto sette, tra i 41 e e 60 anni, sei donne e un uomo.

Intanto i carabinieri della compagnia di Bibbiena, guidati dal capitano Fabbian, stanno ricevendo sempre più testimonianze di sospetti circa la condotta degli operatori all'interno della Rsa. Sette le deposizioni prese dopo il bubbone esploso mercoledì mattina. I parenti degli ospiti ricordano dettagli, come lividi e graffi sul corpo degli anziani, a cui in precedenza non avevano dato importanza.

E dopo le testimonianze emerse nella trasmissione Pomeriggio 5, altri congiunti degli ospiti hanno parlato stamani davanti alle telecamere a Mattino 5.

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