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Cronaca Centro Storico / Corso Italia

Morto con il parapendio, Arezzo si stringe alla famiglia: stasera la camera ardente, giovedì i funerali

Rientra in città la salma del 31enne morto con il parapendio. Le esequie saranno celebrate alla Pieve

Tornerà oggi ad Arezzo. L'ultimo viaggio di Lorenzo Bruni, il 31enne morto precipitando con il parapendio, sarà quello verso casa, dove parenti e amici aspettano per poterlo salutare un'ultima volta. Sul suo corpo non è stata eseguita nessuna autopsia, solo un accertamento cadaverico, poi la Procura di Lecco ha dato il nullaosta per le esequie.

Da questa sera alle 18 sarà aperta la camera ardente - allestita dalle onoranze funebri di Francesco Duranti - presso l'Ospedale San Donato. Il funerale del ragazzo si terrà giovedì 27 giugno, alle ore 15, alla Pieve. 

Quell'ala chiusa e il paracadute di riserva che forse non si è aperto

Lorenzo Bruni era un consulente di impresa che lavorava per il colosso Deloitte, nella sede i Milano. Lo scorso novembre si era trasferito nella capitale finanziaria italiana per questo nuovo impiego. A tradirlo è stato il suo amore per il parapendio, una passione per la quale aveva conseguito anche un brevetto. Domenica, alle 15, il lancio fatale dall'Alpe Giumello, nell'anello di monte Muggio. Un luogo incantato con una vista mozzafiato, tra rilievi, verde e specchi d'acqua sottostanti.  Qualcosa però è andato storto: una delle ali si sarebbe chiusa e il paracadute di riserva non si sarebbe aperto. Il giovane così sarebbe caduto perpendicolare sulle rocce dei monti nei pressi dell'abitato di Vendrogno, in provincia di Lecco.

Lorenzo, il giovane consulente innamorato della montagna

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