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Cronaca

Tragedia in A1, gli ultimi attimi nel minivan: "Ha chiuso gli occhi per tre secondi, poi le urla del padre". Oggi l'interrogatorio

Stando a quanto riportato dal legale, l'uomo che era alla guida del mezzo nel quale sono morti due adulti e due bambini avrebbe avuto un colpo di sonno. Oggi udienza di convalida dell'arresto al tribunale di Arezzo

Ha raccontato di aver chiuso gli occhi per pochissimi secondi. Forse tre. Poi avrebbe sentito il padre urlare "Attento, attento!". Con un sussulto sarebbe tornato in sé e avrebbe tentato di schivare l'autoarticolato che si è trovato di fronte. Ma non è riuscito a evitare la tragedia. Sarebbero queste le parole con cui Emil Ciurar, il 30enne romeno alla guida del minivan in cui viaggiava con famiglia, ha spiegato al proprio legale Giuseppe Martina cosa è accaduto in quella manciata di drammatici secondi che hanno portato al dramma di venerdì scorso: il terribile incidente nel quale sono morti due figli del giovane e i suoi genitori. Il padre sarebbe stato seduto accanto a lui, al posto del passeggero, e la madre dietro, sempre sul lato destro. L'impatto è stato violentissimo e ha causato la morte dei due nonni e di due nipotini: una neonata di 8 mesi e un bimbo di 10 anni.

Questa mattina presso il tribunale di Arezzo è in programma l'udienza di convalida dell'arresto, nella quale il trentenne potrebbe decidere di raccontare anche di fronte al Gip quanto già spiegato a Polizia Stradale e avvocato. In aula, al suo fianco, ci sarà l'avvocato Christian Vannucchi del foro di Prato, che sostituirà solo per questa udienza Martina. Il legale ha intenzione di chiedere la scarcerazione. 

Il testimone: "Il padre chiedeva aiuto, abbiamo fatto il possibile"

Il pm Roberto Rossi ha infatti chiesto la misura cautelare per evitare che Ciurar possa allontanarsi, dato che non ha una dimora in Italia.

"Spiegheremo - dice l'avvocato Martina - che sarà ospitato da uno zio che vive a Napoli. E chiederemo che venga lasciato libero per permettergli di dare un ultimo saluto alle figlie e ai genitori morti nell'incidente". 

Il video | Così l'auto è uscita di strada e ha colpito l'autoarticolato

Al 30enne non sono contestati reati come la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti: i test eseguiti subito dopo l'incidente hanno escluso queste ipotesi. Inoltre, sostengono i legali, anche se tornasse in patria si tratterebbe di un Paese dell'Unione Europea e non sarebbe difficile rintracciarlo. 

L'uomo è accusato di omicidio stradale plurimo.

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