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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Traffico d'oro con la Turchia, assoluzioni e patteggiamenti per gli aretini coinvolti nell'inchiesta

La vicenda risale a quasi 4 anni fa. Era il dicembre del 2018 quando la Guardia di Finanza di Bologna eseguì 10 ordinanze di custodia cautelare e sequestri milionari nell'ambito di una maxi inchiesta sul riciclaggio di denaro che vide coinvolte 29 persone di nazionalità italiana - di cui 4 aretini -, cinese, turca e rumena

Assolti: secondo il tribunale di Arezzo non sarebbero implicati nel traffico d'oro con la Turchia scoperto dalla Guardia di Finanza nel 2019. Questa mattina il gip Giulia Soldini ha assolto gli imputati aretini Rita Iacopi, proprietaria dell'azienda Castoro, e Alessio Frasconi. Il procedimento si è svolto in camera di consiglio: gli imputati infatti avevano scelto di essere giudicati con rito abbreviato. Il terzo imputato, Giacomo Baldini ha patteggiato 1 anno e 3 mesi. 

La procura, rappresentata dal procuratore Roberto Rossi, aveva chiesto per Iacopi 2 anni e 10 mesi. 

La vicenda

La vicenda risale a quasi 4 anni fa. Era il dicembre del 2018 quando la Guardia di Finanza di Bologna eseguì 10 ordinanze di custodia cautelare e sequestri milionari nell'ambito di una maxi inchiesta sul riciclaggio di denaro che vide coinvolte 29 persone di nazionalità italiana - di cui 4 aretini -, cinese, turca e rumena.

Secondo gli inquirenti, i quattro aretini avrebbero costituito un anello strategico di un complesso meccanismo con il quale soldi di dubbia provenienza venivano "trasformati" in metallo prezioso (anche questo considerato dagli inquirenti di provenienza illecita). E proprio per questo i finanzieri avevano denominato l'operazione "Pietra Filosofale". Due anni di verifiche, durante i quali sono stati coinvolti anche i militari della Guardia di Finanza di Arezzo,  avrebbero permesso di accertare lo scambio di denaro e metallo organizzati da un 50enne turco. 

Due anni di indagini, così la Guardia di Finanza ha scoperto il traffico di oro. A incastrare gli aretini sarebbero state intercettazioni telefoniche e applicazioni gps nelle auto.

Oggi la parola fine alla vicenda, con le assoluzioni e i patteggiamenti. 

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