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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Sansepolcro

La procura: "Impianto inquinante e senza autorizzazioni". Avvisi ai titolari e a un pubblico ufficiale della Provincia

Chiuse le indagini preliminari su una società della Valtiberina che trattava rifiuti speciali nell'area golenale del Tevere. Le accuse vanno dal pericolo di inondazione alla contaminazione del suolo e al falso ideologico

La procura della Repubblica di Arezzo ha chiuso le indagini preliminari sull'area golenale del fiume Tevere. Avvisi di garanzia sono stati notificati ai titolari e ad una amministratrice di fatto di una nota società biturgense, oltre che ad un pubblico ufficiale della Provincia di Arezzo. Le ipotesi di reato ruotano attorno all'organizzazione e alla gestione di un impianto per la raccolta e il trattamento di rifiuti speciali in assenza di qualsivoglia autorizzazione, impianto dal quale è sorto un pericolo di inondazione, o comunque un aggravamento di tale pericolo, a causa della sua vicinanza alle opere di difesa spondale del fiume.

Le ulteriori ipotesi di reato vanno dagli scarichi industriali e sul suolo senza autorizzazione, alle emissioni diffuse in atmosfera anch'esse senza autorizzazione, all'occupazione abusiva di aree demaniali, alla illecita gestione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, alla dispersione diffusa incontrollata di reflui industriali con contestuale contaminazione dei suoli con idrocarburi, cromo, rame, cod e zinco e, infine, al falso ideologico commesso dalla ex legale rappresentante della società e da un pubblico ufficiale della Provincia di Arezzo in atto pubblico per evitare la demolizione di un immobile del medesimo impianto (imposta con ordinanza del servizio di difesa del suolo sin dal 2014) e ottenere così il rinnovo di una vecchia concessione demaniale. 

Le indagini, avviate oltre un anno fa dai carabinieri di Arezzo e dalla forestale di Sansepolcro sotto il coordinamento della Procura, hanno portato alla luce un impianto che per oltre un trentennio ha operato in assenza di autorizzazioni, occupando abusivamente aree delicate e pericolose della golena del Tevere, determinando fenomeni di contaminazione a seguito dei quali il dipartimento Arpat di Arezzo ha trasmesso le relative comunicazioni al ministero dell'ambiente, alla Regione Toscana, al prefetto di Arezzo e alla Provincia di Arezzo per la valutazione del danno ambientale e l'avvio delle conseguenti bonifiche

Golena fiume Tevere, avvisi di garanzia per i titolari di un impianto di produzione inerti

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