rotate-mobile
Cronaca

Terremoto in Turchia, vigili del fuoco aretini pronti a partire: "Specializzati nella ricerca di persone tra le macerie"

Quaranta vigili del fuoco provenienti da tutta la Toscana sono in partenza a bordo di un aereo C130 alla volta della Turchia

Hanno soccorso le popolazioni terremotate di molte aree italiane. Sono stati in Albania e adesso, i vigili del fuoco di Arezzo, sono mobilitati anche per il drammatico sisma che ha martoriato il sud est della Turchia e il nord della Siria. Questo pomeriggio due di loro hanno raggiunto Pisa: fanno parte del team Usar, ovvero Urban searc and rescue, e sono stati formati per intervenire nelle zone terremotate utilizzando specifici macchinari che rilevano la presenza di corpi tra le macerie. Adesso sono pronti a partire appena verranno chiamati.

"In caso di accoglimento della richiesta da parte delle autorità turche e sotto il coordinamento del Dipartimento di Protezione Civile - spiega infatti il comando toscano  -, un team composto da 40 vigili del fuoco del team Usar ù con tecnici esperti nella valutazione e analisi del danni, è pronto a partire.  E' inoltre reso disponibile dal Dipartimento dei Vigili del fuoco, anche un team con 12 esperti Tast (Technical Assistance and Support Team) del Corpo nazionale, in grado di fornire supporto nel coordinamento e nella gestione operativa di emergenze complesse in paesi esteri, da un punto di vista logistico e tecnico".

La partenza dei vigili del fuoco della Toscana

Il primo team Usar ha ultimato i preparativi nel primo pomeriggio: "Siamo accorsi - spiega Filippo Barbagli - e abbiamo preso parte alle attività necessarie per la partenza del team. Abbiamo aiutato a caricare tutti gli strumenti e le attrezzature necessarie: una volta giunti all'aeroporto saranno issate nel C 130 (ovvero l'aereo militare utilizzato in questi frangenti ndr) e voleranno nella zona tra la Turchia e la Siria". 

I vigili aretini hanno una lunga esperienza di interventi in aree terremotate: "Siamo accorsi a L'Aquila e ad Amatrice, a Modena e a Perugia. Lo scorso anno abbiamo preso parte alla missione internazionale in Albania - racconta Barbagli, che si trova a Pisa insieme al collega vigile esperto Piero Conti-. Abbiamo trascorso molto tempo in tutte queste zone, da un minimo di una a un massimo di 12 settimane, fianco a fianco con le popolazioni straziate dal sisma. Siamo stati formati e abbiamo imparato a usare strumenti e tecnologie avanzatissime nella ricerca delle persone sotto alle macerie. Siamo pronti a partire". 

Dopo aver raggiunto Pisa e aver partecipato alle attività di carico di strumenti e mezzi, in serata è arrivato il momento di partire.

Intanto le immagini che arrivano dalla Turchia sono davvero strazianti. Interi quartieri distrutti, centinaia di persone sotto alle macerie, una conta delle vittime che sembra non finire mai. Il castello di Gaziantep, struttura di epoca romana costruita nel terzo secolo, è stato distrutto, mentre la Chiesa dell'Annunciazione di Iskenderun, cattedrale cattolica risalente al 19esimo secolo, è stata devastata. 

Due le scosse maggiori: una di magnitudo 7.5 è stata registrata nel sud della Turchia, nella provincia di Kahramanmaras, ed è stata avvertita anche a Damasco, in Siria alle 12.24 ora locale - le 11.24 in Italia - con l'epicentro nel distretto di Elbistan. La prima invece risale a questa notte, dove la magnitudo è arrivata a 7.9. Alle 18 di oggi i morti accertati erano oltre 2500.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Terremoto in Turchia, vigili del fuoco aretini pronti a partire: "Specializzati nella ricerca di persone tra le macerie"

ArezzoNotizie è in caricamento