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Cronaca

Quasi 250 morti. Gli aretini sul web: "Gli incassi della Giostra straordinaria vadano ai reatini"

Altre sessanta scosse nella notte e un bilancio delle vittime che continua drammaticamente a salire. Sono 247, al momento, le persone morte in seguito al sisma che nella notte tra martedì e mercoledi ha colpito il Reatino. L’epicentro nei pressi...

Altre sessanta scosse nella notte e un bilancio delle vittime che continua drammaticamente a salire. Sono 247, al momento, le persone morte in seguito al sisma che nella notte tra martedì e mercoledi ha colpito il Reatino. L’epicentro nei pressi di Accumoli, in provincia di Rieti, a soli 4 chilometri di profondità, un paese equidistante da Amatrice e Norcia.

Le immagini terrificanti che arrivano in una lunghissima diretta proposta da tutti i canali televisivi hanno lasciato senza parole gli aretini. Che oltre a prodigarsi cercando di dare aiuto - economico o inviando materiale necessario - lanciano sui social una proposta: quella di destinare gli incassi della Giostra straordinaria per il Giubileo della Misericordia alle aree terremotate. Un tam tam che si fa sentire e che molti sembrano accogliere positivamente. Un'idea che stuzzica anche il mondo della Giostra, tanto è vero che sindaco e presidente dell'Istituzione Giostra stanno valutando se sia un gesto di solidarietà fattibile. L'Istituzione Giostra, quale ente pubblico, ha un bilancio che non può chiudere in rosso - ne andrebbe della solidità della stessa Istituzione. Non solo, i bilanci devono essere deliberati dal cda e dal Consiglio Comunale. Più facile tecnicamente sarebbe una raccolta fondi: e già i quartieri si stanno muovendo spontanamente e singolarmente su questi fronti. La proposta partita dai meandri della rete è comunque in via di valutazione.

LA GIORNATA DI IERI

Tra le tante vittime, proprio ad Amatrice è morto un giovane aretino: Marco Santarelli, 26enne nato e cresciuto in città dove il padre, Filippo, è stato capo di gabinetto della Questura fino al 2004. Di Marco molti aretini hanno memoria: giovani che hanno condiviso con lui i banchi di scuola, colleghi della questura memori di quel bimbo e del suo fratellino, Matteo.

Marco si trovava nella casa dei nonni, i genitori di Filippo Santarelli. Ha cercato rifugio sotto un architrave: sarebbe stato il posto più sicuro dove trovare riparo. Ma quell'architrave non ha retto alla scossa del 6 grado. Dalle 3,36 il suo telefono è rimasto muto alle chiamate dei genitori e dei parenti. Il padre ha scavato con i soccorritori sperando invano fino all'ultimo.

Intanto ieri i vigili del fuoco di Arezzo sono partiti alla volta delle zone terremotate. Hanno scavato e salvato vite: il caposquadra Antonio Biagi con la sua testimonianza ha raccontato del recupero da sotto le macerie di una anziana. Viva. La sua squadrà è rientrata ad Arezzo questa mattina e oggi già una nuova squadra dovrebbe partire verso l'area colpita.

SOLIDARIETA'

Anche la macchina della solidarietà si è messa in moto. La Consulta Provinciale del Volontariato per la Protezione Civile, allo scopo di far fronte alle richieste che perverranno dalle zone colpite dal sisma di questa notte, ha aperto una sottoscrizione presso la sede centrale di Nuova Banca Etruria intitolata “Emergenza terremoto del Centro Italia”. Il codice IBAN del conto, completamente esente da spese, è : IT21 O053 9014 1000 0000 0001 000 .

Mentre già ieri presso la Croce Rossa è iniziata una raccolta di viveri e coperte e quanto possa servire da inviare nelle zone terremotate.

Sul web intanto circolano tante proposte da parte degli aretini. Oltre a quella della Giostra, anche quella rivolta ai ristoratori cittadini e della provincia di accogliere l'idea promossa dallo chef Paolo Tizzanini (L'Acquolina): in questo fine settimana - durante il quale si dovevano festeggiare i 50 anni della pasta all'amatriciana - proporre questo primo piatto nel menù e devolvere due euro per ogni porzione venduta.

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