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Cronaca Olmo-San Zeno

Tentato omicidio ad Arezzo: accoltellato e lasciato in una pozza di sangue. Arrestato il fratello

L'episodio risale alla fine dello scorso novembre ma è emerso solo nelle ultime ore: l'aggredito lottava infatti tra la vita e la morte, poi il miglioramento e la decisiva testimonianza alla Polizia. Oggi l'arresto di un 47enne aretino

Arrestato con la gravissima accusa di tentato omicidio. L'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un 47enne aretino è stata eseguita oggi, a distanza di oltre un mese dalla notte di efferata violenza che l'avrebbe visto protagonista. Secondo le accuse mosse dagli inquirenti della Polizia di Stato di Arezzo, lo scorso 23 novembre avrebbe infatti cercato di uccidere il fratello 43enne a coltellate per poi abbandonare la vittima, in una pozza di sangue, in mezzo alla strada. Solo a distanza di settimane, dopo essere scampato alla morte ed essere stato operato, l'aggredito è tornato in forze, per raccontare quanto accaduto quella sera, nei pressi dell'uscita della quattro corsie E78 a San Zeno. Agli inquirenti avrebbe infatti testimoniato che il responsabile delle coltellate sarebbe il fratello e, dopo una rapida indagine, gli agenti della Squadra mobile aretina, guidata dal dirigente Sergio Leo, hanno arrestato il 47enne, residente in città e con alcuni precedenti.

Il ritrovamento del ferito

Il 43enne era stato ritrovato riverso in strada, agonizzante, la notte del 23 novembre. Aveva gravi lesioni, causate dalle coltellate inferte dall'aggressore. Aveva avuto la forza di farsi notare dalle poche auto di passaggio al termine della superstrada Monte San Savino-Arezzo, nei pressi dei semafori di San Zeno. In particolare, era riuscito ad attirare l'attenzione di una vettura con a bordo due donne, che, una volta scese e resesi conto dell'accaduto, avevano lanciato l'allarme. Sul posto erano poi arrivati i soccorritori e una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della questura, allertata dai sanitari. Il ferito era stato subito trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Donato di Arezzo, per poi essere trasferito al policlinico Le Scotte di Siena, lottando tra la vita e la morte.

Le indagini e la ricostruzione dell'accaduto

Il 43enne ha subito interventi, tra cui la ricostruzione di un tendine reciso. E' stato operato alla mano, una delle zone più colpite nel tentativo di difendersi, anche se le ferite più preoccupanti erano al fianco, vicino ad un rene. L'uomo era inoltre stato ferito a un gluteo. Ci sono volute settimane per essere dichiarato fuori pericolo e per tornare in forze, tanto da poter raccontare agli inquirenti la sua versione dei fatti in relazione alla notte del 23 novembre. Secondo la ricostruzione della Polizia aretina, la vittima era assieme al fratello in auto, quando è iniziata la lite. Non sono stati chiariti con esattezza i motivi del litigio, "vecchie ruggini e rancori personali", fanno sapere gli inquirenti. Il 47enne, che guidava l'auto, ad un certo punto avrebbe stoppato la marcia, costretto il passeggero a scendere e, una volta estratto un coltello, avrebbe iniziato a colpire il 43enne, per poi abbandonarlo sul ciglio della strada.

Attesa per l'interrogatorio

A seguito dell’attività d’indagine svolta dalla Squadra mobile, la Procura della Repubblica di Arezzo ha richiesto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 47enne per il reato di tentato omicidio, aggravato dal rapporto di parentela sussistente tra aggressore e vittima; misura che è stata emessa oggi dal Gip del tribunale aretino: gli investigatori hanno dato esecuzione alla misura restrittiva in giornata. Dopo gli adempimenti di rito, l’uomo è stato condotto alla casa circondariale di Arezzo, in attesa che racconti la sua verità nell'interrogatorio di garanzia, atteso nelle prossime ore.

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