C'è aria di tensione tra i residenti ed i commercianti della zona di San Clemente presa di mira dai ladri negli ultimi giorni. Dopo il clamoroso episodio del bar tabacchi Polverini, dove grazie ai rumori molesti avvertiti nella notte da una vicina, due ladri sono stati arrestati dalla polizia con le mani nel sacco, poche ore dopo è stata la volta di Mara, una signora di 58 anni, uscita di casa per dieci minuti, dopo le 18:00, proprio per andare a comprare il pane dai Polverini.

Quando, di ritorno si stava per avvicinare al portone di casa in via delle Fosse ha visto la porta di casa spalancarsi ed uscire due uomini, giovani, che si sono dileguati, uno in una direzione, uno nell'altra. "Mi si è gelato il cuore, mi è caduto il pane di mano, ho iniziato ad urlare e le infermiere della Casa Pia mi hanno chiamato la polizia, ho anche iniziato a rincorrerne uno, ma non ce l'ho fatta" A fare da palo ai due ladri d'appartamento, c'erano con tutta probabilità due complici che hanno incrociato lo sguardo di Mara mentre rientrava a casa e dal cellulare hanno facilitato la fuga in tempo dei due banditi che si trovavano in casa. Quando Mara è entrata ha trovato a soqquadro solo la sua camera, armadi aperti, cassetti rovesciati nel letto:

"Mi hanno portato via tutti i ricordi di famiglia, miei e dei miei genitori, ricordi che non ci sono più, oro e orologi."

E la violazione della privacy, la rabbia per gli affetti rubati, la paura di quello che poteva succedere si è diffusa nella zona di San Clemente. Alcuni residenti stanno cercando di proteggersi con nuovi sistemi di allarme, per sentirsi più sicuri in casa propria. Però per Mara la ferita è ancora troppo aperta: "Non riesco a dormire a casa in questi giorni, vado da mia sorella."