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Cronaca

Super green pass, controllati 470 persone e 66 locali. Prefetto: "Una sola multa". Drago: "Ristoratori pronti, ora ripartiamo"

Ma alle fermate dei bus 15 sono stati trovati senza il certificato verde di base. E c'è anche chi ha rifiutato di mostrarlo

470 persone e 66 tra ristoranti, alberghi e piscine controllati. Una sola sanzione, ad una persona che non aveva la certificazione verde. E' questo il bilancio del debutto del super green pass nell'Aretino. "L'esordio è andato molto bene - spiega il Prefetto Maddalena De Luca -.  Ci risulta una sola sanzione, per il resto tutti si sono presentati in regola. Ovviamente i controlli andranno avanti e saranno anche intensificati nel fine settimana". Con l'avvicinarsi delle festività, infatti, non solo nel capoluogo ma anche nelle cittadine della provincia le inziative, le attività di socializzazione, le cene e i pranzi degli auguri, iniziano a moltiplicarsi. E di pari passo la Prefettura ha intenzione portare avanti gli accertamenti. 

I ristoranti alla prova del super green pass

"Già da tempo, per i pranzi e le cene al chiuso - spiega il Prefetto - i ristoratori chiedevano il green pass. Il meccanismo quindi per loro è rodato: per il super green pass cambia poco. Non ci sarebbero stati problemi ad adeguarsi quindi".

Da alcune settimane, soprattutto in città, i locali hanno ripreso a lavorare a pieno ritmo. Il super green pass poteva sembrare un ostacolo, invece il primo impatto non sembra stato destabilizzante. 

"Adesso solo tutti i vaccinati possono entrare nei ristoranti - spiega Gian Luca Drago, presidente dell'Associazione Cuochi aretini -. Per la nostra categoria, che già era impegnata nei controlli, non ci sono state difficoltà. Certo è una novità di grande impatto che speriamo dia una ulteriore spinta alle vaccinazioni. Consumare i pasti al ristorante, infatti, significa non solo mangiare, ma anche ritagliarsi momenti di socialità ai quali per lungo tempo abbiamo dovuto rinunciare. Adesso è il momento di riappropriarsi della gioia di stare insieme".

I mezzi pubblici: controlli e rifiuti

Diversa la situazione sui mezzi pubblici, dove ieri è scattato il Green Pass “base” obbligatorio. "I nostri verificatori - spiega Autolinee Toscane - hanno fatto 7.940 controlli a campione alle fermate principali dei bus in tutta la Toscana e della tramvia di Firenze". Dall'attività di controllo non sarebbero emerse criticità, tanto che l'azienda di trasporto afferma che "il 91% dei passeggeri sottoposti a verifica è risultato in regola. Per la precisione, 7.250 passeggeri avevano il Green Pass “base” che si ottiene con il vaccino, la guarigione da Covid-19 o un tampone negativo".

Fra tutti i 7.940 utenti a cui è stato chiesto il Green Pass, 316 si sono rifiutati di mostrarlo, mentre 374 hanno dichiarato di non averlo. In totale sono state dunque complessivamente 690 in Toscana le persone che non hanno voluto o potuto dimostrare di avere i requisiti previsti dal nuovo decreto anti Covid-19 per salire sui mezzi pubblici: una media del 9% dei passeggeri controllati da Autolinee Toscane in tutta la regione.

E in provincia di Arezzo? Qui i controlli sono stati 339, ci sono stati due rifiuti e in 15 sono stati trovati senza green pass. Uno di questi sarebbe stato multato di 400 euro dalle forze dell'ordine. 

“Il nostro personale di verifica ha svolto un lavoro di informazione e di supporto alle forze dell’ordine in tutta la Toscana e in coordinamento con le Prefetture che hanno pianificato i controlli sul territorio – spiega il presidente di Autolinee Toscane Gianni Bechelli – La motivazione che ci ha spinto a destinare un ingente sforzo economico in questa operazione, è stata quella della massima collaborazione con le autorità, oltre alla volontà di assicurare che a bordo della nostra flotta si viaggi in assoluta sicurezza”. 

Autolinee Toscane ha risposto all’appello delle Prefetture di mettere a disposizione del personale a supporto delle forze dell’ordine, rinforzando l’organico già deputato ai controlli a bordo. I verificatori hanno il compito di controllo e informazione a favore dell’utenza, mentre le sanzioni spettano esclusivamente alle forze dell’ordine. Il personale di verifica opera a campione e in prossimità delle principali fermate e nelle fasce orarie a più alta frequentazione di utenza, a seconda delle zone.

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