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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Molestata fuori e durante il lavoro: 28enne denuncia il suo stalker. Scatta l'arresto

Secondo quanto emerso da successivi approfondimenti, l’indagato non sarebbe nuovo a comportamenti del genere: a suo carico risultano già due condanne per atti persecutori nei confronti di donne che lavoravano all’interno di esercizi commerciali

La denuncia è scattata dopo mesi di tormenti e indesiderate attenzioni. Lei, 28 anni, si è presentata in questura raccontando di come quell’uomo, mai visto fino ad allora, in pochi mesi le aveva trasformato la vita in un incubo.

Si trova adesso agli arresti domiciliari il 69enne accusato di aver compiuto atti persecutori compiuti nei confronti una dipendente di un centro commerciale di Arezzo. La vicenda è stata ricostruita e portata alla luce dagli agenti della squadra mobile della polizia di Stato che, sabato 23 luglio, su ordinanza dal gip, hanno ammanettato il presunto stalker. “Le indagini - spiegano dalla questura - sono partite in seguito alla denuncia della donna. L’indagato da marzo scorso ha posto in essere plurime condotte di natura molesta e vessatoria che si sono evolute ed aggravate nel corso del tempo, in una costante escalation di pericolosità”.

Inizialmente, come ricostruito dai poliziotti, il 69enne avrebbe prima pedinato e poi tentato approcci fisici con la giovane. Infine, in seguito ai rifiuti ricevuto, avrebbe modificato registro comportamentale assumendo atteggiamenti minacciosi. Dagli insulti e minacce urlategli contro durante l’orario di lavoro di fronte ai colleghi, fino ai biglietti lasciati sull’auto e contenenti frasi irripetibili. Una condizione che in poco tempo “ha generato un grave stato d’ansia nella donna - continuano quella questura - la quale è stata costretta a modificare le proprie abitudini di vita e utilizzare accorgimenti per evitare di incontrare il suo stalker”.

Secondo quanto emerso da successivi approfondimenti, l’indagato non sarebbe nuovo a comportamenti del genere: a suo carico risultano già due condanne per atti persecutori nei confronti di donne che lavoravano all’interno di esercizi commerciali.

“L’attenzione della polizia nei confronti di episodi come questo - concludono dalla questura - è costante. Vogliamo ricordare che per le vittime di violenza è prevista l’attivazione del “Codice Rosso”. Tale intervento legislativo prevede l’introduzione di una corsia preferenziale per le denunce e le indagini riguardanti casi di violenza, intesa in senso lato, nei confronti di donne e minori, nonché l’inasprimento del relativo trattamento sanzionatorio”.

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