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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Spolpavano" le società di hotel e ristoranti per eludere il Fisco e non pagare i creditori

In barba al fatto che l'azienda perdesse oltre un milione di euro all'anno, gli amministratori continuavano ad avere compensi succosi. E' per questo che è scattata un'indagine da parte della Guardia di Finanza di Perugia, coordinata dalla...

In barba al fatto che l'azienda perdesse oltre un milione di euro all'anno, gli amministratori continuavano ad avere compensi succosi.

E' per questo che è scattata un'indagine da parte della Guardia di Finanza di Perugia, coordinata dalla procura della repubblica locale e che ha portato all'esecuzione di due misure cautelari per altrettanti imprenditori della provincia di Arezzo: un arresto ai domiciliari e un obbligo di dimora.

Nell'ambito dell'inchiesta sono state fatte perquisizioni a cavallo tra Umbria e in Toscana.

I due erano amministratori delle società coinvolte, operanti, in Umbria, nel settore alberghiero e della ristorazione; le società - secondo le Fiamme Gialle - sono state private di risorse e portate al fallimento con conseguente danno per creditori e Fisco.

Ci sarebbe stato, secondo gli inquirenti, un vero depredamento dei beni aziendali, con danno all’Erario per oltre 1,7 milioni di euro.

I beni della società fallita venivano poi dati in affitto a una new company, per essere utilizzati da una terza società, ma sempre riconducibile ai due imprenditori, senza che fossero pagati i canoni dovuti.

In questo caso specifico il danno erariale è stato di 260 mila euro. E mettendo a frutto una strategia consolidata, anche la terza società è stata spogliata dei beni, distraendo proventi per oltre 90mila euro usati per finanziare lavori in una abitazione privata o dirottati su conti correnti personali.

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