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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

"Spariamo all'assessore e agli altri". Delirio su facebook, il sindaco di Castiglion Fibocchi denuncia

Le parole sono importanti, ma qualche compulsivo da tastiera spesso se ne scorda. E allora su Facebook, tra un like e il post dell'albero di Natale di casa, capita che sfugga una minaccia di morte. Parole in libertà, digitate a cuor (e cervello)...

Le parole sono importanti, ma qualche compulsivo da tastiera spesso se ne scorda. E allora su Facebook, tra un like e il post dell'albero di Natale di casa, capita che sfugga una minaccia di morte. Parole in libertà, digitate a cuor (e cervello) leggero ma gravissime. Come l'espressa volontà, datata 23 dicembre, di sparare a un assessore "e agli altri" (sottintendendo probabilmente il resto dell'amministrazione). I destinatari del poco simpatico avvertimento - sindaco e giunta di Castiglion Fibocchi -, non lasciano correre e denunciano. Peraltro al primo cittadino, l'ex prefetto Salvatore Montanaro, sono arrivate - sempre tramite Facebook - anche generiche accuse di corruzione. E così il diretto interessato ha sporto querela per diffamazione, oltre che per minacce aggravate.

"I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar", fu una delle ultime considerazioni del filosofo Umberto Eco. La denuncia di Salvatore Montanaro, quantomeno, chiarisce che la libertà d'espressione ha dei confini e non sempre gli sproloqui digitali si possono lasciar perdere.

A scatenare i censurabili commenti è stata la condivisione di un articolo di Arezzo Notizie riportante una nota del Comune castiglionese in cui si parla, tra le altre cose, dell'adesione dell'amministrazione al progetto di protezione dei richiedenti asilo. In particolare, il primo cittadino di Castiglion Fibocchi, vittima della minaccia di morte su Facebook al pari di vice sindaco e altro assessore (la giunta castiglionese conta tre elementi), è stato anche indicato anche come persona corrotta ("ci prende i quadrini..."). E Montanaro, che fa il sindaco senza percepire né stipendio né rimborsi, non l'ha lasciata passare, denunciando due utenti di Facebook alla polizia postale. Il primo cittadino non vuole commentare l'accaduto ma chissà che l'azione che ha intrapreso non diventi un piccolo argine ad alcune parole stupide, pesanti e velenose che appestano Facebook.

@MattiaCialini

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