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Cronaca

Sparò al cognato, scarcerato

Accolta la nuova richiesta dei legali per una misura cautelare meno afflittiva: sarà ai domiciliari a casa di un parente

Avevano già annunciato che avrebbero fatto una nuova richiesta per una misura meno afflittiva rispetto al carcerere. E così è stato: i legali dell'ex vigilante che lo scorso 25 gennaio sparò al cognato, hanno inoltrato l'istanza e ieri il gip Giulia Soldini l'ha accolta. Il 41enne è stato dunque scarcerato, come riporta oggi il Corriere di Arezzo, dopo circa due settimane di reclusione. 

Inizialmente i domiciliari erano stati negati in quanto, aveva scritto il giudice nell'ordinanza"Considerata la particolare conflittualità familiare vi è il pericolo che - sebbene C. sia incensurato - di episodi di violenza nel contesto domiciliare, possano ulteriormente verificarsi". Tornare sotto lo stesso tetto dove era avvenuto il dramma non era dunque possibile. Mai legali, Piero Melani Graverini e Felciai, sono riusciti a trovare un luogo diverso dall'abitazione dell'uomo - a casa di un familiare -, che è stato ritenuto più idoneo per applicare la misura meno afflittiva. 

La lite e lo sparo

La lite che portò a sfiorare la tragedia è avvenuta in via Benvenuti circa due settimane fa. Inizialmente si trattava di un diverbio tra fratello e sorella, maturato nella casa che il 41enne condivide con la madre.  Tutto avrebbe avuto origine per una delicata questione sull'accudimento della mamma. Le parole tra fratelli si sarebbero fatte pesanti, fin quando la donna ha deciso di rivolgersi al marito che l'ha raggiunta. Poi il dramma. Il marito, una volta arrivato, si è precipitato nella stanza della suocera, dove era anche il cognato. Una porta sarebbe stata aperta a spallate. Poi lo sparo. 

L'ex guardia giurata, incensurata, si è da subito dimostrata collaborativa con le forze dell'ordine, consegnandosi e raccontando fino a notte tarda alla pm Julia Maggiore quanto avvenuto in quei drammatici momenti. 

Il 45 ferito è ancora in convalescenza: il colpo di pistola. che lo ha raggiunto all'addome, avrebbe causato importanti lesioni agli organi interni. 

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