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Cronaca Saione / Parco del Pionta

Processo ai pusher del Pionta. La testimonianza della squadra mobile e il racconto in aula del blitz

Il processo ordinario alla decisa di nigeriani arrestati nella primavera scorsa sta entrando nel vivo

A distanza di poco più di sei mesi entra nel vivo il processo ai pusher del Pionta. O meglio si tratta di una decina di spacciatori, tra gli oltre 30 arrestati nel maggio scorso, che sono approdati al processo con rito ordinario. 

Fuori dal tribunale un grande spiegamento di forze tra polizia e carabinieri, mentre all'interno, come primo teste è sfilato il dirigente della Squadra Mobile Francesco Morselli che ha raccontato il dietro le quinte della vasta operazione antidroga, l'uso di telecamere e di agenti in borghese di copertura che si sono finti clienti e che, secondo il pm hanno evidenziato lo spaccio non più di modiche quantità, ma di droga in quantità sufficienti a far scattare le contestazioni e le pene più gravi. Ne è convinto lo stesso Morselli che ha spiegato tutto di fronte al giudice.

Non è d'accordo la difesa, che punta invece a far riconoscere ai nigeriani la modica quantità che contempla pene da 6 mesi a 4 anni.

Serviranno ben altre udienze prima di arrivare ad una conculsione, servirà infatti chiarire i fatti, le dinamiche, i ruoli degli spacciatori che al momento sono accusati di dentenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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