Morto nel parcheggio, i carabinieri ricostruiscono la notte della morte. Aperta un'inchiesta per omicidio

Una persona tranquilla, ma vitale, nonostante l'avvicinarsi dei 70 anni, così lo ricordano gli amici e i conoscenti. Silvano Miniati, trovato morto lo scorso 5 giugno in un parcheggio in zona Oltrarno, è così ricordato dalle persone che lo conoscevano. Una vita a lavorare, prima da pendolare in una azienda fiorentina, poi in Valdarno. Quindi la collaborazione con un paio di pasticcerie della zona. Pensionato, due figli, aveva perso la moglie da circa tre anni.

Sulla sua morte si addensano molte nubi, dopo l'iniziale ipotesi di un arresto cardiaco per cause naturali. L'autopsia ha svelato dettagli - lesioni sul collo - compatibili con delle percosse (con un oggetto? a mani nude?) che potrebbero aver determinato la morte violenta dell'uomo: ucciso, forse? Si attende la relazione finale del medico legale per comprendere meglio la natura delle ferite.

I carabinieri della compagnia del Valdarno stanno raccogliendo testimonianze, indizi sulla vita di Silvano e sulle ultime ore prima della morte. La sera del 4 giugno era uscito ("come spesso faceva", racconta chi lo conosceva bene), si era fermato in un locale, forse più di uno. Quando è stato ritrovato senza vita, in un fossetto, era piuttosto distante dalla sua auto - una Ford Fiesta - e gli oggetti di valore che aveva con sé (catenina, borsello, cellulare) non erano stati toccati. Se è stata morte violenta, verosimilmente non è stata per rapina. La procura di Arezzo ha aperto un fascicolo per omicidio.

foto tratta da facebook