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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Monte San Savino / Via Grandi

Si intrufolano nell'atelier e rubano abiti da sposo in manette due giovani. Incastrati da un biglietto da visita

I movimenti e i volti dei due sono stati ripresi dalle telecamere.

Rubano abiti da sposo ma vengono incastrati dalle telecamere: due giovani, un 34enne e una 24enne, sono finiti in carcere per furto.

Il colpo risale al pomeriggio del 29 ottobre. La coppia, entrambi rumeni senza fissa dimora e pregiudicati, si intrufolò nel negozio di abiti da cerimonia Atelier Art Moda di Monte San Savino attraverso la porta d'ingresso che, a causa di un guasto, non era perfettamente chiusa. Il titolare e i dipendenti si trovavano al piano inferiore, nel laboratorio di sartoria dove vengono confezionati gli splendidi vestiti da cerimonia e due, dopo aver perlustrato i locali hanno capito di essere soli e hanno colto al balzo l'occasione. In silenzio, senza far notare la loro presenza, rubarono dagli stand numerosi abiti da sposo, per un valore commerciale di oltre 5mila euro. 

Il titolare si accorse del colpo solo più tardi, visionando le immagini del sistema di videosorveglianza presente nel negozio. A quel punto chiamarono le forze dell'ordine. Nell'atelier accorsero i Carabinieri della stazione Monte San Savino che, oltre ad acquisire le immagini nelle quali erano ben visibili i movimenti e i volti dei due ladri, trovarono anche un bigliettino da visita di una struttura ricettiva della capitale, risultato completamente estraneo all'ambiente del negozio. I militari così, ipotizzando che lo avessero i ladri durante il colpo, hanno approfondito le indagini indirizzandole su una "pista" romana. 
Grazie alla collaborazione con i colleghi della Stazione di Roma Piazza Dante, competente territorialmente rispetto all'ubicazione dell’albergo, sono riusciti ad identificare e sottoporre a fermo di polizia giudiziaria entrambi gli autori del furto. Si tratta di due cittadini romeni, un uomo di 34 anni e una donna di 24, entrambi pregiudicati per reati contro il patrimonio ed in Italia senza fissa dimora.

Al momento dell’arresto erano ancora in possesso di parte della refurtiva. I due sono ora ristretti nelle case circondariali di Roma “Regina Coeli” e “Rebibbia”.

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