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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sette chili di marijuana in casa, in manette 32enne: "Riforniva gli spacciatori di Pionta e Campo di Marte"

Era ricercato da mesi. Considerato dagli inquirenti il capo di una complessa organizzazione di spaccio di droga,  avrebbe rifornito l'intera provincia. Accorto nei movimenti, si guardava alle spalle, cambiava spesso auto e domicilio. Precauzioni...

Era ricercato da mesi. Considerato dagli inquirenti il capo di una complessa organizzazione di spaccio di droga, avrebbe rifornito l'intera provincia. Accorto nei movimenti, si guardava alle spalle, cambiava spesso auto e domicilio. Precauzioni che però non sono state sufficienti perché i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Arezzo sono riusciti a rintracciarlo e arrestarlo. Si tratta di un albanese di 32 anni, L.B le iniziali, bloccato nella propria abitazioni con un grosso quantitativo di stupefacenti.

I militari dell'Arma lo hanno rintracciato ieri pomeriggio: era considerato il punto di riferimento per gli otto grossisti di Arezzo tratti in arresto tra giugno e dicembre 2017.

Un gruppo, composto in prevalenza da albanesi, del quale facevano parte numerosi italiani, che avrebbe rifornito di cocaina, hashish e marijuana tutta la provincia. Un gruppo che muoveva le fila dello spaccio anche nelle zone più calde di Arezzo: Pionta e Campo di Marte.

"Trovare L.B. non è stato facile - spiega in una nota il Comando Provinciale dei Carabinieri - il 32enne era sempre molto accorto nei suoi movimenti ed era solito cambiare spesso auto e domicilio".

Il presunto capo dell’organizzazione è stato individuato insieme alla sua compagna mentre si trovava in auto nel centro di Arezzo. Dopo un primo controllo è stata disposta una perquisizione domiciliare, nella zona della Marchionna, al termine della quale sono stati posti sotto sequestro 7 chilogrammi di marijuana, 250 grammi di cocaina e circa 20 mila euro in contanti provento dell’attività di spaccio. Nell'abitazione è stato trovate anche oltre ad un macchinario per la termosaldatura delle bustine, bilancini di precisione e sostanze da taglio.

Le indagini per ricostruire la "filiera" dello spaccio sono ancora in corso. Da dove arrivava la droga? Al momento sono stati accertati dei contatti nel Napoletano, ma gli inquirenti stanno cercando di capire se ci fossero approvigionamenti dall'Asia o dalla "via europea", che passa per la Spagna o l'Olanda.

Gli inquirenti stanno anche lavorando per capire e individuare i piccoli spacciatori che facevano parte della rete intessuta dall'organizzazione.

Nel frattempo questa mattina il 32enne e la sua compagna saranno giudicati per direttissima.

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