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Cronaca

Sequestrata un'officina meccanica, i forestali: "Abbandono di rifiuti e contaminazione del suolo"

Blitz dei militari in Casentino, sequestrata l'area dell'attività giudicata illecita. Denunciato il legale rappresentante della ditta

Nei giorni scorsi è stata sequestrata un'officina meccanica in Casentino da parte dei carabinieri forestali della stazione di Castel San Niccolò coadiuvati dai colleghi della sezione di polizia giudiziaria. Le accuse sono: gestione illecita, abbandono rifiuti pericolosi e contaminazione del suolo.

Le accuse mosse dai Forestali

In sostanza i forestali, a seguito di un controllo, avrebbero trovato uno stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi "costituto da veicoli fuori uso che venivano utilizzati in parte per ricavarne pezzi di ricambio da destinare ad altre autovetture e in parte per nascondervi altri rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi di varia provenienza ma comunque sempre riconducibili alle attività di autoriparazione". Inoltre avrebbero scoperto "un deposito incontrollato di olii esausti per veicoli a motore da cui si era originata anche una importante dispersione degli stessi olii con contaminazione del suolo". Sarebbe stata inoltre individuata  "un'attività di trattamento veicoli fuori uso (smontaggio) non autorizzata e finalizzata a ricavarne pezzi di ricambio". Im questo caso l'attività, spiegano i forestali, sarebbe avvenuta "in violazione della normativa speciale sugli autoveicoli poiché le parti venivano tolte senza la preventiva messa in sicurezza delle macchine attraverso l’asportazione dei liquidi pericolosi e gas contenuti all’interno delle stesse". Non solo, si sarebbe verificato "un abbandono di rifiuti di amianto derivante dal disfacimento di una copertura in eternit annessa all’edificio adibito ad officina".

Il sequestro dell'area e la denuncia

E così l’intera area è stata sequestra dai militari. Il sequestro è statpo successivamente convalidato dal Gip di Arezzo Lombardo. Il legale rappresenta dell’officina è stato denunciato per i reati indicati e ora, dicono i forestali, "dovrà avviare, quanto prima, da una parte un piano di investigazione per accertare l’entità della contaminazione del suolo con bonifica della stessa e dall’altra un cronoprogramma per la rimozione di tutti i rifiuti e il ripristino dello stato dei luoghi". L’attività è parte di una serie di controlli sia del gruppo carabinieri Forestale di Arezzo in collaborazione con la Sezione di Pg Carabinieri della Procura di Arezzo all’interno della quale opera un gruppo di Forestali specializzati nella tutela dell’ambiente.

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