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Il caso

Botti, fontane, stelle cadenti: circa 37mila prodotti pirotecnici sequestrati dalla Guardia di Finanza

Denunciato il titolare di un esercizio commerciale alle porte di Arezzo: "I prodotti infiammabili erano stipati vicino a pellet e rotoli di carta"

Miglia e migliaia di articoli pirotecnici stoccati senza le misure di sicurezza necessarie e senza licenza di pubblica sicurezza. E' stato un sequestro ingente quello eseguito dal Nucleo operativo Gruppo di Arezzo della Guardia di Finanza - guidato dal tenente Raffaella Luongo. Le fiamme gialle nell’ambito del controllo economico del territorio, visto il periodo delle festività hanno infatti intensificato gli interventi nei confronti delle attività commerciali in cui è permessa la vendita di fuochi d'artificio. Al termine di tali verifiche i finanzieri hanno sequestrato circa 37mila articoli, per oltre cinquanta chili di materiale infiammabile.

I finanzieri nel corso di controlli in un’azienda cittadina hanno svolto approfondimenti sia all'interno di un esercizio commerciale, dove i prodotti venivano venduti (un grande magazzino dove sono presenti anche casalinghi, utensili e oggetti per la casa) sia nel locale dove erano stati stoccati. E proprio sulla quantità dei prodotti e sulla maniera in cui erano custoditi che sarebbero emerse delle irregolarità.

"In particolare - spiega la Guardia di Finanza -, all’interno del punto commerciale, sono stati rinvenuti articoli per un quantitativo eccedente il limite fissato dalla legge (pari a 50 kg.), per le rivendite non munite di apposita licenza di pubblica sicurezza"

Stelle cadenti, fontane, bengala, raudi, mini ciccioli: un vasto assortimento di prodotti, tutti con marchio Cee e non contraffatti, sono stati tolti dalla vendita. Erano articoli regolari, ma il proprietario dell'esercizio commerciale non aveva la licenza per stoccare e vendere tutto quel materiale. 

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"Inoltre - spiegano i finanzieri -, sono state rilevate violazioni anche nello stoccaggio dei fuochi d’artificio: il  materiale era custodito in modo irregolare in un locale-deposito. Nello specifico, non erano rispettate le misure di distanziamento da altre merci particolarmente soggette al rischio di combustione". Il personale delle Fiamme gialle si è trovato di fronte ad un magazzino dove i prodotti infiammabili sarebbero stati  "stipati vicino a sacchi contenenti pellet ed a rotoli di carta. In più, il locale non era “isolato”, in quanto privo di porte “tagliafuoco”".

 Al termine delle operazioni, i Finanzieri hanno denunciato alla locale Autorità Giudiziaria il titolare dell’azienda, per il reato commercio abusivo di materie esplodenti, sottoponendo a sequestro gli articoli rinvenuti.
"L’attività svolta dai Finanzieri di Arezzo si inquadra nel più generale dispositivo di tutela del commercio legale, in particolare, durante questo periodo di festività, al fine di tutelare i cittadini contro il rischio di acquistare prodotti non sicuri, di dubbia provenienza e con gravi rischi per la loro incolumità".

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