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Cronaca

Sequestrate strutture di un agriturismo. I carabinieri forestali: "Abusi edilizi e danni al paesaggio"

I carabinieri forestali hanno sequestrato alcune strutture facenti parte di un agriturismo in Valdarno: secondo gli inquirenti sarebbero state edificate in una zona boscata senza le necessarie autorizzazioni. Il sequestro è stato eseguito nei...

I carabinieri forestali hanno sequestrato alcune strutture facenti parte di un agriturismo in Valdarno: secondo gli inquirenti sarebbero state edificate in una zona boscata senza le necessarie autorizzazioni.

Il sequestro è stato eseguito nei giorni scorsi dopo il decreto disposto il 21 ottobre scorso dal Gip del Tribunale di Arezzo Piergiorgio Ponticelli, in accoglimento delle richieste avanzate dal Pubblico Ministero Angela Masiello, coordinatrice del pool ambiente della Procura.

Sono stati i militari della stazione carabinieri forestale di Loro Ciuffenna, coadiuvati dalla polizia municipale, a procedere al sequestro preventivo di numerosi fabbricati di recente costruzione ed ancora in via ultimazione, la cui realizzazione è stata collocata tra il 2014 e il 2017, vicino al Pratomagno.

In particolare sono state sequestrati un’abitazione, un centro benessere Spa, un ricovero per cavalli, una stalla fienile in legno con pavimentazione in cemento, un locale per intrattenimento, un laboratorio artistico e altri fabbricati più piccoli - spiegano i carabinieri forestali -. Nel complesso si tratta di uno dei sequestri più consistenti mai eseguiti nella provincia a carico di una stessa azienda agrituristica. In base agli accertamenti, sulla base delle valutazioni condotte dai consulenti tecnici coinvolti e grazie anche a sofisticate verifiche aerofotogrammetriche realizzate col confronto di riprese aeree effettuate ad hoc dal Carabinieri forestali con l’impiego di un drone e precedenti foto aeree, è stato possibile accertare che le opere edilizie erano state realizzate in area boscata, quindi sottoposta vincolo paesaggistico ed idrogeologico, in assenza di titoli autorizzativi. Inoltre la realizzazione dei fabbricati abusivi ha comportato la soppressione di circa 7mila mq di habitat naturale in un sito di interesse comunitario (SIC) denominato “Pascoli montani e cespugliati del Pratomagno”. Il titolare dell’azienda è quindi indagato sia per i presunti abusi edilizi emersi, sia per la deturpazione paesaggistica di un sito di particolare pregio naturalistico.

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