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Cronaca Saione / Via Francesco Rismondo, 4

Senzatetto salvato dalla polizia locale: adesso inizierà il percorso di recupero

La presenza dell'uomo era stata segnalata da giorni dai commercianti della zona di Saione, dove dormiva, e dai consiglieri Rossi e Cornacchini

Adesso sarà curato e, soprattutto, aiutato.
Ricordate l'uomo che era stato immortalato in via Rismondo disteso sul marciapiede di fronte all'ingresso di un'abitazione?
Dopo la segnalazione dei consiglieri comunali Angelo Rossi e Mery Cornacchini, che avevano richiesto l'intervento della polizia locale e dei servizi sociali, ecco che sono arrivati i primissimi risultati. 

Dorme rannicchiato per terra in via Rismondo. L'altra faccia di Arezzo

Nella giornata di ieri una pattuglia della polizia locale è intervenuta a Saione, nella zona del Pionta, durante un normale servizio di controllo di quartiere. In questa circostanza hanno casualmente incontrato proprio il protagonista della segnalazione di via Rismondo. L'uomo era davanti il portone di una palazzina abbandonata del parco quando è stato avvicinato dai due agenti che lo hanno convinto a farsi aiutare e soprattutto curare.

Il clochard ha accettato l'assistenza dei servizi sociali del Comune, degli operatori di strada Dog e d'ora in poi sarà curato dai sanitari dell'ospedale prima di poter incontrare nuovamente la propria famiglia.

Gli agenti hanno ricostruito la vita del senzatetto, un 27enne originario del Bangladesh residente in città da 10 anni e finito per strada dopo aver perso il lavoro, gli affetti familiari e i documenti per poter restare - come riporta il Corriere di Arezzo.

L'intervento dei consiglieri Rossi e Cornacchini

La situazione di degrado legata alla presenza di un senzatetto in via Rismondo, che ha vissuto per quasi un anno in condizioni veramente difficili, da un punto di vista fisico e psicologico, si è avviata alla soluzione.

Nel corso dei mesi, sollecitati anche dai cittadini, avevamo interessato ogni autorità che ritenevamo preposta, dai servizi sociali alla polizia locale. A quest’ultima, soprattutto all’instancabile impegno di una agente, dobbiamo il percorso di cura e di reinserimento sociale che comincerà il senzatetto e che, ci auguriamo, riuscirà a toglierlo dall’attuale condizione.

Vogliamo ringraziare la polizia locale e la vigilessa protagonisti. Peraltro, non crediamo sia stato facile, umanamente, avvicinare la persona, parlarci e convincerla. Tuttavia l’impegno ha premiato.

Credo che questa vicenda sia l’ennesima dimostrazione di come il nostro lavoro di consiglieri comunali, il nostro ascolto dei cittadini e le nostre segnalazioni, siano il metodo giusto, lo stimolo adeguato nei confronti dei canali istituzionali che va nella direzione non del “creare” ma del “risolvere” i problemi. Quando lo capiranno?.

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