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Cronaca

Ha ucciso la bimba di 4 anni a coltellate: assolto per infermità mentale

Questa mattina la sentenza alla Vela del tribunale di Arezzo. La tragedia si era consumata a Levane a inizio lockdown, Billal Miha dovrà restare 10 anni in una struttura psichiatrica

Assolto perché incapace di intendere e volere al momento del fatto. Billal Miha, 40enne bengalese, non andrà in carcere per l’omicidio della figlia di 4 anni e il tentato omicidio del figlio maggiore, che aveva 12 anni il giorno dell'aggressione. Per l'uomo continuerà, per 10 anni, la restrizione in una struttura specializzata, una Rems (residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza), in cui si trova già da dopo l'arresto. Gravi disturbi psichiatrici, con fenomeni allucinatori, uniti a problemi organici, come le ischemie che lo avevano colto nei giorni precedenti alla tragedia, sarebbero all’origine della follia culminata con l'accoltellamento fatale ai danni della figlia.

Cosa accadde a Levane

Il dramma si consumò il 21 aprile del 2020, in una abitazione di via della Costituzione a Levane. L’Italia era in pieno lockdown, Billal Miha, operaio in una azienda della zona, era a casa, poiché la fabbrica era chiusa. La moglie era uscita per fare spesa e lui si trovava assieme ai figli, che guardavano la televisione. L’uomo veniva da due notti insonni. Il quadro di apparente calma familiare mutò dimprovviso. Prima l'operaio si accanì sul figlio, che riuscì in prima battuta a contenere la furia paterna e poi scappò, salvandosi. L’uomo aveva afferrato nel frattempo una lunga lama da cucina, tipica della comunità bengalese, e la rivolse contro la figlia, colpendola più volte alla gola e uccidendola. Poi uscì di casa, cercando di buttarsi in un pozzo. Ma non morì, fu salvato.

L'assoluzione e i 10 anni nella Rems

E oggi per lui è arrivato il verdetto del tribunale di Arezzo, nella struttura della Vela, al termine un processo lampo celebratosi dopo che l'imputato è stato ritenuto in grado di sostenerlo. La sentenza - assoluzione per infermità mentale ma 10 anni in Rems - è stata pronunciata dal presidente del collegio giudicante, Filippo Ruggiero. A latere la giudice Ada Grignani, più sei giudici della giuria popolare. L’accusa è stata sostenuta dalla pm Laura Taddei, che aveva chiesto l'assoluzione per vizio di mente e una restrizione nella Rems per 15 anni, mentre la difesa di Billal Miha era affidata all’avvocato Nicola Detti, che aveva chiesto un periodo inferiore di restrizione in Rems.

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