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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

"La mia foto sulle bottiglie dell'acqua senza consenso": l'ex ciclista Nocentini vince la causa contro Uliveto

L'azienda dovrà risarcire 15 mila euro. "Ma quella vicenda - racconta l'aretino - mi causò seri problemi di lavoro"

La sua immagine era apparsa sulle bottiglie di acqua Uliveto, ma lui non ne sapeva nulla. Non era stato interpellato come testimonial: il "volto" di quell'acqua era quello del calciatore Alex Del Piero. Ma a riconoscersi nella foto stampata sull'etichetta, e a rimanerci di stucco, fu l'ex ciclista Rinaldo Nocentini che a causa di quella vicenda si trovò anche a dover gestire delicati rapporti con la squadra per la quale stava correndo. Era il 2016 e l'insolita storia sfociò in una causa civile che si è conclusa nei giorni scorsi con una sentenza a favore dell'aretino. Il tribunale di Arezzo ha condannato la società, e ha riconosciuto a Nocentini il diritto ad un risarcimento di 15mila euro.

"Abbiamo vinto la causa - spiega l'ex ciclista - ma sincermante non sono soddisfatto. Perché per me non si trattò semplicemente di una questione d'immagine: quella vicenda mi creò dei problemi di lavoro di non poco conto e una perdita economica importante". 

La vicenda

All'epoca Nocentini militava nelle fila della Ag2r, squadra francese con la quale ha corso per nove stagioni tagliando anche molti ambiziosi traguardi. La società che produce Acqua Uliveto in quel 2016 aveva intrapreso un progetto di marketing legato allo sport in virtù del quale aveva realizzato delle etichette per le bottigliette da mezzo litro con quattro diverse foto: rappresentavano un ciclista, un podista, una pallavolista e un tennista. L'immagine dello sportivo sulle due ruote era proprio quella dell'aretino che ha pedalato tra i professionisti dal 1999 al 2019, indossando anche la maglia gialla al Tour de France 2009 per otto giorni. 

"I primi a notare la foto furono alcuni amici - racconta Nocentini - che mi telefonarono subito. Io rimasi stupito e comprai alcune bottiglie al supermercato sotto casa per controllare con i miei occhi. Quello nella foto ero proprio io: dalla maglia erano stati cancellati il nome della squadra e i marchi degli sponsor, ma il resto dell'immagine era riconoscibile". 

I problemi sorsero quando la notizia dell'etichetta arrivò alla Ag2r: "Perché tra gli sponsor della mia squadra c'era anche una società che imbottigliava e commercializzava acqua, e ovviamente non era Uliveto. Mi fu quindi chiesto il perché della mia foto su quelle bottiglie. Io spiegai di non aver dato nessun consenso all'utilizzo della mia immagine, ma si crearono delle inevitabili tensioni e alla lunga anche un danno di tipo economico". 

La richiesta di risarcimento

Proprio per questo Nocentini aveva richiesto un risarcimento di 250mila euro: "Non tanto per la mia immagine fine a sé stessa, quanto per il fatto che questa situazione aveva minato i rapporti con la mia squadra".  

Secondo il giudice del Tribunale di Arezzo però nel momento in cui le bottiglie furono commercializzate, Nocentini non era più all'apice della carriera, pertanto ha deciso per un riconoscimento inferiore: ovvero 15mila euro. 

“In punto di notorietà del ciclista - si legge nella sentenza -, questo giudice ritiene che la stessa possa ritenersi ‘di media portata’ ed avrà avuto il suo culmine, come si rileva dai traguardi raggiunti, nel 2009, quando Nocentini tenne la maglia gialla per otto giorni. Tale evento si è però verificato 7 anni prima della rappresentazione del ciclista sulle bottiglie della società convenuta e la dicitura ‘un ciclista’ sta a significare che la foto della bottiglia voleva rappresentare la figura dello sportivo, più che quella di Rinaldo Nocentini".

 E aggiunge: "Nella fotografia del ciclista Rinaldo Nocentini, come in quella degli altri atleti, deve aver avuto rilievo, per gli acquirenti le bottiglie dell’acqua Uliveto, la figura di un giovane atleta e non già il nominativo e la notorietà dello stesso. Conta cioè il desiderio di bere quell’acqua, come salutare e consona allo sforzo che si nota. Per tale motivo questo Giudice, ritenendo possibile che l’immagine di Nocentini sia quella che appare nei fardelli dell’ acqua minerale Uliveto, ritiene di dover contestare l’ammontare della richiesta economica, a titolo di risarcimento danni".

Una vicenda insolita, con una vittoria che ha lasciato amarezza nell'aretino. Una storia per la quale però, non è detto che sia già stata scritta la parola fine. 

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