rotate-mobile
Cronaca Pieve Santo Stefano

Scuola devastata, inchiesta della Procura: cosa rischiano i due ragazzi

Per il ragazzo più grande l'accusa che si profila è quella di danneggiamento aggravato: un reato che prevede pene pesanti, che possono arrivare fino a un massimo di 5 anni

Le indagini vanno avanti. Dopo la devastazione compiuta nelle aule dell'Istituto Omnicomprensivo Fanfani Camaiti, i cui autori sono stati rintracciati dai Carabinieri, la procura di Arezzo ha aperto un fascicolo (coordina le indagini il pm Marco Dioni) e sta procedendo nei confronti di uno dei due giovanissimi, che ha già compito la maggiore età. Per lui l'accusa che si profila è quella di danneggiamento aggravato, in quanto gli atti vandalici sono stati fatti in luogo pubblico. Un reato che prevede pene pesanti, che possono arrivare fino a un massimo di 5 anni. Per l'altro ragazzo invece la segnalazione è arrivata al Tribunale dei Minori di Firenze, in quanto ancora minorenne.

La notte di follia tra le aule

I due giovani, che di fronte ai carabinieri avrebbero ammesso le loro colpe, hanno agito nella notte tra il 16 e i 17 marzo. Era l'1,30 circa quando i due si sarebbero introdotti nell'edificio, passando dalla finestra di una classe posta nel retro della scuola. L'infisso avrebbe avuto dei problemi di chiusura: un dettaglio questo che avrebbe portato subito gli inquirenti a seguire una pista interna alla scuola. Una volta all'interno i vandali hanno devastato 10 aule, prendendo a pugni - pare a mani nude - le lavagne interattive (Lim) di ogni classe causando un danno che in termini economici arriva a toccare 60 mila euro. 

Le indagini e l'inchiesta della procura

Il mattino successivo, di fronte allo scempio, i militari dell'Arma sono stati chiamati e hanno raggiunto la scuola. I due ragazzi avrebbero lasciato dietro di loro molte tracce: dalle impronte digitali ad alcune gocce di sangue fuoriuscite da ferite che avrebbero riportato durante gli atti vandalici (peraltro sono stati anche ritrovati i fazzoletti sporchi di sangue con cui si sarebbero puliti). Uno dei due inoltre è stato ritrovato un mazzo di chiavi della segreteria.

Il cellulare del ragazzo maggiorenne è stato posto sotto sequestro dagli inquirenti: sul dispositivo saranno svolte analisi accurate perché, stando ad alcune testimonianze, il giovane avrebbe condiviso un post sui social con una foto proprio all'interno dell'istituto. 

Subito è scattata la denuncia per danneggiamento ai beni dello Stato, poi è scattata l'espulsione dalla scuola.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scuola devastata, inchiesta della Procura: cosa rischiano i due ragazzi

ArezzoNotizie è in caricamento