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Cronaca San Giovanni Valdarno

Scassinatore seriale di casse automatiche dietro le sbarre: inchiodato dalla videosorveglianza

Secondo quanto accertato dai poliziotti valdarnesi, l'uomo si era reso responsabile nel territorio della lucchesia di una serie di furti con scasso in alcuni distributori di cui forzava le rispettive casseforti automatiche annesse alle relative pompe di benzina.

Prima si fermava alla stazione di rifornimento. Inseriva una modica quantità di denaro dentro alla bocchetta del distributore, attivava il rifornimento e poi, con una destrezza unica, scassinava la cassetta recuperando non solo le proprie banconote ma tutto il malloppo.

Sono stati gli agenti della polizia del commissariato di Montevarchi, insieme ai colleghi della squadra mobile di Lucca, a ricostruire ed acciuffare uno scassinatore seriale di cassette automatiche.
L'uomo, M.R. 60enne originario della Sardegna ma residente ad Ambra da tempo, è stato trasferito ieri nel carcere di Arezzo dove dovrà scontate la pena comminata dal tribunale per gli episodi di furto commessi durante i passati mesi estivi. 

Secondo quanto accertato dai poliziotti valdarnesi, l'uomo si era reso responsabile nel territorio della lucchesia di una serie di furti con scasso in alcuni distributori di cui forzava le rispettive casseforti automatiche annesse alle relative pompe di benzina.

Nelle varie circostanze il 60enne metteva in scena un ingegnoso escamotage per cercare di non dare troppo nell'occhio. Ogni volta che sceglieva un distributore infatti effettuava rifornimenti per piccoli importi di cui ritirava il relativo scontrino in maniera tale da giustificare la sua presenza nelle aree di servizio e quindi tramite degli utensili, riusciva rapidamente a forzare la cassaforte dell’impianto.

In tutti i casi le sue azioni sono state riprese dalle telecamere di videosorveglianza anche se in ciascun fotogramma l'uomo appariva sempre abilmente celato dissimulando l’attività illecita con le operazioni di recupero degli scontrini.

Vista la tipologia dei furti ed il medesimo modus operandi le indagini dei poliziotti si sono concentrate su vari "esperti dello scasso". E' stato in seguito ad un lungo lavoro di riscontri in banca dati, disamina delle celle telefoniche e verifica delle informazioni di un testimone oculare che lo aveva incrociato in un'occasione, a consentire di individuare l'artefice dei saccheggi. 

"La riprova definitiva della responsabilità - fanno sapere dalla questura di Arezzo - è stata riscontrata nel particolare abbigliamento mostrato dalle immagini di videosorveglianza e per il quale gli uomini del commissariato di Montevarchi, d’intesa con la squadra mobile di Lucca che aveva trasmesso i fotogrammi delle immagini  in occasione di un furto, davano esecuzione ai primi di novembre dello scorso anno ad una accurata perquisizione domiciliare nell’ abitazione del 60enne riuscendo a rinvenire praticamente tutti gli abiti compresi scarpe, occhiali da sole, copricapo ed addirittura scontrini di ricevuta. Tali fonti di prova inchiodavano il soggetto alle sue responsabilità tanto da permettere alla competente Autorità Giudiziaria di Lucca di emettere la misura cautelare suddetta".

L'uomo è stato associato al carcere di Arezzo.

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