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Cronaca

Scappò da casa della fidanzata dove era agli arresti domiciliari per consegnarsi ai carabinieri: condannato per evasione

Era scappato da casa della fidanzata e del suocero dove si trovava agli arresti domiciliari per poi consegnarsi, dopo aver vagato per Arezzo, ai carabinieri. Adesso il 31enne marocchino, sul quale gravava con una condanna per spaccio di lieve...

Era scappato da casa della fidanzata e del suocero dove si trovava agli arresti domiciliari per poi consegnarsi, dopo aver vagato per Arezzo, ai carabinieri.

Adesso il 31enne marocchino, sul quale gravava con una condanna per spaccio di lieve entità, è di nuovo agli arresti domiciliari. Questa volta a casa della madre, in Valdichiana. La fuga dal Casentino gli è però costata cara. Giudicato con rito abbreviato per evasione, l'uomo è stato condannato ad un anno di domiciliari.

La vicenda, che si è consumata a fine gennaio, ha colpito molto gli aretini. Il giovane era agli arresti domiciliari – su disposizione del Tribunale di Firenze – a Talla, ospitato dalla fidanzata e dalla sua famiglia. Tra alti e bassi però, la relazione è naufragata e la convivenza era di giorno in giorno più difficile, tanto che lo scorso 22 gennaio la famiglia aveva presentato al tribunale un’istanza di revoca del consenso ad ospitare il giovane. Il legale del 31enne, l’avvocato Alessandro Mori, aveva a sua volta presentato una istanza per modificare la misura cautelare. Ma il gip si espresse diversamente: una misura meno afflittiva non era possibile così come non poteva essere applicata la custodia cautelare in carcere, visto il tipo di reato per il quale era condannato. Perciò aveva deciso di rimandarlo a Talla, a casa della fidanzata.

Dopo l'ennesimo litigio però il ragazzo è stato messo alla porta: uscito da quella casa ha deciso di non rientravi, di fatto evadendo dai domiciliari. Ha camminato da Talla a Capolona, poi è salito su di un treno per Arezzo. Qui ha cercato la sorella, che gli ha subito consigliato di costituirsi. E così, dopo aver girovagato nelle ore notturne per la città, suonò il campanello alla caserma dei carabinieri.

Lo scorso 8 febbraio il rito abbreviato: il giovane ha chiesto solo di non essere rimandato dalla famiglia della ex fidanzata. E il giudice lo ha accontentato: sconterà un anno di pena per evasione a casa della madre.

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