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Cronaca

Santo Spirito, una macchina da guerra: strategia, consapevolezza della forza e freddezza

Millimetri: sono quelli che dividono la gioia dalla disperazione, che separano l'orizzonte di chi ci prova e chi ci riesce. Perché si può parlare molto, recriminare (è stato fatto, troppo), ma alla fine Santo Spirito aveva portato a casa il 90%...

Millimetri: sono quelli che dividono la gioia dalla disperazione, che separano l'orizzonte di chi ci prova e chi ci riesce. Perché si può parlare molto, recriminare (è stato fatto, troppo), ma alla fine Santo Spirito aveva portato a casa il 90% della Lancia d'Oro al primo tiro.

Come? Mettendo in atto il piano già provato nelle edizioni di agosto e settembre dell'anno scorso, quando aveva aperto la lizza. Martino Gianni ha sempre schierato Gianmaria Scortecci come primo cavaliere (la sequenza: 5, 4, 5).

L'obiettivo? Mettere il massimo della pressione agli avversari, sapendo che poi ci sarebbe stato Cicerchia. Ad agosto 2016, solo Vernaccini aveva resistito al primo 5 di Gianmaria, centrando il pomodoro. A settembre, Scortecci aveva ottenuto un 4 e a Santo Spirito c'erano voluti gli spareggi per vincere.

Stavolta no: il piano perfetto. V in apertura e un Everest da scalare per tutti gli altri. Una pressione esterna acuita da quella interna, tra freschi incubi di triplete, fantasmi personali, aspettative della propria gente. E alla fine l'unico che risposto con un 5 a Scortecci è stato soltanto Elia Cicerchia.

Santo Spirito sale così a 35 successi, quanti quelli di Sant'Andrea. Chi l'avrebbe detto 5 anni fa. Da allora La Colombina ha trionfato 8 volte sulle 12 disponibili. Un carro armato.

@MattiaCialini

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