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Cronaca

Si lavora per evitare il forfait di Santo Spirito. Scortecci: "Sarebbe una Giostra zoppa"

Il risultato delle controanalisi in mano e la paura, vera, di dover dire addio alla Giostra nell'anno delle tre competizioni. Uno choc per il Quartiere di Porta Santo Spirito, un terremoto per l'intera manifestazione: tutta colpa dell'anemia...

Il risultato delle controanalisi in mano e la paura, vera, di dover dire addio alla Giostra nell'anno delle tre competizioni. Uno choc per il Quartiere di Porta Santo Spirito, un terremoto per l'intera manifestazione: tutta colpa dell'anemia infettiva di uno dei cavalli gialloblù.

"Abbiamo diramato il comunicato nella serata di ieri - spiega il capitano Marco Geppetti -, con la certezza di essere stati il più possibile trasparenti. Abbiamo voluto far chiarezza per i nostri quartieristi e per gli appassionati di Giostra. Quel che ci preme, in questo momento, è la salute dei nostri cavalli e stiamo lavorando per scongiurare l'abbattimento del soggetto positivo. Il rischio di saltare le tre Giostre? Come detto è alto, non mi sento di aggiungere molto al comunicato che abbiamo diffuso".

franco-scortecciL'opzione dei cavalli sostitutivi è in piedi ma non facilmente percorribile per cercare di salvaguardare la Giostra a quattro. Il tempo stringe e riuscire a "formare" in breve cavalli che siano adatti alle tensioni della piazza non è facile. Per questo si cercano cavalli già avvezzi alla piazza: su questo fronte, ci sono aperture dagli altri quartieri.

A questo punto, la palla passa a Istituzione Giostra e Comune. "Un Saracino a tre - spiega Franco Scortecci, vertice dell'Istituzione Giostra - nell'anno della Giostra straordinaria non sarebbe il massimo. Sarebbe una manifestazione zoppa: abbiamo appreso del problema di Porta Santo Spirito con estremo rammarico".

Un rammarico condiviso anche dai rettori degli altri quartieri. Ecco perché l'auspicio di tutti è quello di riuscire a risolvere il problema. E allora, ecco che si sta anche studiando in maniera approfondita la normativa che esclude i tutti i cavalli di Santo Spirito (non infetti, ma in quarantena), alla ricerca - chissà - di una scappatoia che possa rimetterli in lizza.

La malattia

La malattia, che si chiama Anemia Infettiva di origine virale degli equini per oltre il 90% dei casi decorre in modo inapparente, senza sintomi clinici e senza alterazione dei valori ematici di riferimento. Nella restante percentuale può avere una sintomatologia acuta ma più spesso cronica. Si trasmette attraverso insetti ematofagi (in particolar modo tafani) oppure per via iatrogena, negli Usa si sostiene che la forma di contagio sia quasi esclusivamente quest’ultima. La trasmissione avviene da animali che hanno una forma acuta in quanto in questi casi la viremia è alta. L’incubazione per la produzione di anticorpi nel soggetto varia da 35 a 45 giorni.

@MattiaCialini

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