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Cronaca

Rubano mille chili di rame dalla ferrovia: quattro arresti

Avevano tranciato, sguainato e nascosto 1000 chili di rame in sacchi della spazzatura, nascondendoli poi con rami e sterpaglie. Una tonnellata di metallo prezioso. Una quantità di trecce elettriche talmente sproporzionata, da costringere gli...

Avevano tranciato, sguainato e nascosto 1000 chili di rame in sacchi della spazzatura, nascondendoli poi con rami e sterpaglie. Una tonnellata di metallo prezioso. Una quantità di trecce elettriche talmente sproporzionata, da costringere gli stessi autori del furto, dopo diverse notti di lavoro e pianificazione, ad abbandonare, tra quelli già preparati, il sacco più piccolo perché impossibile da caricare nell’auto.

Sono stati gli investigatori della Squadra Mobile della polizia di Arezzo, insieme ai colleghi della Ferroviaria di Arezzo e Firenze a sgominare una banda di malviventi dedita al furto di rame. L’operazione è scattata ieri ed ha portato all’arresto dei responsabili.

Secondo quanto reso noto, la banda proveniente dalla Puglia, era arrivata ad Arezzo nella notte di venerdì ed aveva immediatamente destato i sospetti degli inquirenti. Il gruppo d’investigatori della terza Sezione della Squadra Mobile aretina e della Polizia Ferroviaria del Compartimento di Firenze e del Posto di Polizia di Arezzo ha lavorato ininterrottamente per quattro giorni e quattro notti di fila, pedinando la banda; monitorandola; comprendendone modalità operative e tempistiche d’intervento. I malviventi, prima di essere arrestati, nelle notti precedenti, avevano messo a segno due colpi. Nel primo hanno tagliato i cavi di rame sia lungo la ferrovia e nel secondo hanno preso di mira un sotto stazione elettrica dell’alta velocità. Durante quest’ultimo colpo, i poliziotti hanno accertato che i cavi non tagliati dai ladri e lasciati sulla linea e avevano iniziato a fondersi per l’eccessivo carico di tensione che erano costretti a sopportare dopo il furto.

“Una situazione – fanno sapere dalla questura - che ha rischiato di produrre le conseguenze più gravi, ponendo in pericolo la regolarità e la stessa esistenza dei trasporti sulla linea veloce. La sinergia e la fusione delle competenze dell’eterogeneo gruppo d’investigatori ha permesso non solo di recuperare i 1000 chili di rame, ma anche di intervenire con estremo tempismo ed allertare il personale della rete ferroviaria, prima che il già ingentissimo danno, paralizzasse il traffico nazionale sulle rotaie dell’alta velocità, tagliando letteralmente l’Italia in due”.

I quattro, tutti di nazionalità rumena, M.I. classe 1980, già indagato per furto aggravato, rapina e ricettazione, A.V. classe 1982, già segnalato per uso di atti falsi, porto di oggetti idonei all’offesa e porto di grimaldelli, L.V. classe 1977, con pregiudizi per uso di atti falsi, lesioni, minacce e rapina, S.V. classe 1995, unico incensurato, dopo le formalità dell’arresto sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della questura in attesa del giudizio direttissimo.
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