Rsa degli orrori, attesa per oggi la sentenza
Lo scorso 20 novembre, la pm Julia Maggiore ha avanzato la richiesta di condanna di due anni a testa nei confronti dei tre operatori che hanno chiesto il rito abbreviato
La sentenza è attesa per questa mattina. Il giudice Fabio Lombardo potrebbe esprimersi già oggi sulla drammatica vicenda della residenza assistenziale di Castel San Niccolò, per la quale sono accusati di maltrattamenti nei confronti degli ospiti della residenza cinque operatori sanitari.
Lo scorso 20 novembre, la pm Julia Maggiore ha avanzato la richiesta di condanna di due anni a testa nei confronti dei tre operatori che hanno chiesto il rito abbreviato.
Anche le richieste di patteggiamento erano pari a due anni.
La vicenda
La vicenda venne alla luce nell'aprile del 2018 quando, in seguito ad una meticolosa indagine dei Carabinieri, sei operatori sanitari che lavoravano nella Rsa di Castel San Niccolò furono denunciati per maltrattamenti nei confronti degli ospiti della residenza. Le sei persone furono incastrate dalle immagini registrate da telecamere nascoste. Botte, percosse, offese, umiliazioni: immagini terribili.
Nell'udienza di luglio scorso erano state accolte le richieste di costituzione di parte civile presentate dall'Unione dei Comuni Montani del Casentino (rappresentata dall'avvocato Mazzeschi), della Comars, il consorzio di cooperative che aveva in appalto i lavori e che aveva a sua volta dato l'incarico alla cooperativa Cooplar. La Cooplar, rappresentata dal legale Osvaldo Fratini, è entrata nel procedimento in qualità di responsabile civile.