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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Caso Martina, due aretini a processo. I legali: "Così potremo difenderci". Il babbo: "Inizia oggi un percorso"

"Per il mio assistito potersi difendere sarà una liberazione", il commento è lapidario. A pronunciarlo è Stefano Buricchi l'avvocato di Luca Vanneschi, uno dei due ragazzi di Castiglion Fibocchi rinviati ieri a giudizio dal Gup Piergirgio...

"Per il mio assistito potersi difendere sarà una liberazione", il commento è lapidario. A pronunciarlo è Stefano Buricchi l'avvocato di Luca Vanneschi, uno dei due ragazzi di Castiglion Fibocchi rinviati ieri a giudizio dal Gup Piergirgio Ponticelli per la morte di Martina Rossi. "Siamo sereni - spiega il legale - anche perché sappiamo che in questo modo, una volta concluso il procedimento, per Luca ci sarà la parola fine per questa vicenda. Nessuna spada di Damocle pendente per chissà quanto tempo".

Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni, oggi 26enni, sono accusati di "morte in conseguenza di altro reato". La procura di Arezzo, che insieme a quella di Genova è riuscita ad aprire un caso archiviato in Spagna, sostiene che Martina (20enne ligure) in quella terribile alba del 3 agosto 2011 cadde dal balcone della stanza dell'hotel Santa Ana di Palma di Maiorca perché stava tentando di sfuggire ad un tentativo di violenza sessuale. Si trovava nella stanza dei due aretini, la 609, dopo una notte trascorsa in discoteca. Poi l'imponderabile: la corsa verso il balcone e la caduta. Una fuga finita male, secondo l'accusa. Un suicidio, secondo la difesa.

I due imputati, per bocca dei propri legali, si dicono sereni. Affronteranno il processo, anche se molto probabilmente cercheranno di evitare il clamore mediatico.

Intanto i genitori di Martina, Bruno e Franca, che non hanno mai mancato un appuntamento, hanno accolto la decisione con un primo sospiro: "E' l'inizio di un difficile percorso - ha commentato il padre, con la voce rotta dall'emozione - non sarà facile, ma andremo fino in fondo".

"E' stato riconosciuto il diritto ad un processo per ciò che in Spagna era stato sbrigativamente negato. Sono stati sei anni lunghi, faticosi e non scontati nell'esito". Ha dichiarato il legale dei familiari Luca Fanfani.

Gli elementi trascurati in Spagna, secondo la parte civile, sarebbero stati numerosi:"la mancanza di esami più accurati sul corpo di Martina, il non aver approfondito le tracce sul corpo di uno dei due giovani che aveva un visibile graffio, non aver fatto un rilievo serio nella camera d'albergo e non aver sentito nell'imminenza i testimoni".

Adesso per i due aretini – per i quali i legali avevano chiesto l’archiviazione – si apre il processo che si svolgerà molto probabilmente di fronte al secondo collegio, presieduta dal giudice Avila. La prima udienza è in calendario per il 13 febbraio, ma ci sarà anche una udienza di tipo “tecnico” il 20 dicembre, quando sarà costituito il fascicolo.

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