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Cronaca

Ricorso respinto, resta sotto sequestro il centro di raccolta e recupero di rottami

Il Giudice del Riesame, costituito in collegio e composto dai magistrati Giovanni Fruganti, Fabio Lombardo e Giulia Soldini, si è pronunciato il 16 gennaio ed ha ritenuto di non accogliere il ricorso presentato dai titolari dell’impianto di...

Il Giudice del Riesame, costituito in collegio e composto dai magistrati Giovanni Fruganti, Fabio Lombardo e Giulia Soldini, si è pronunciato il 16 gennaio ed ha ritenuto di non accogliere il ricorso presentato dai titolari dell’impianto di raccolta, recupero e gestione di rifiuti ferrosi di Arezzo. L’impianto era stato posto sotto sequestro lo scorso 8 gennaio dai Carabinieri Forestali in base alle risultanze delle investigazioni condotte dalla Polizia Giudiziaria e sostenute dal Pm Angela Masiello.

Il ricorso al riesame - spiegano dai carabinieri forestali - invocava la revoca del sequestro in atto, documentando il mutato regime di proprietà dello stabilimento, ritenendo perciò essere venuto meno il requisito di pericolo della prosecuzione degli illeciti riscontrati, in virtù della nuova conduzione dell’attività. Secondo ulteriori elementi raccolti dalla polizia giudiziaria, il pubblico ministero ha potuto invece rappresentare ai giudici come il cambio di titolarità dell’impianto fosse di fatto solo fittizio, passato da padre a figlio con un intreccio di giochi societari, ma senza che fosse mutato nulla nella reale conduzione dell’attività.

Il collegio ha riconosciuto che la confusione intervenuta tra apparenza e realtà, riguardo alla titolarità e concreta disponibilità dell’impianto, non avesse risolto in effetti alcun pericolo, riscontrando concretezza e attualità di prosecuzione delle gestioni illecite di rifiuti condotte presso l’impianto, confermando perciò il decreto di sequestro dello stabilimento.

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