Fort Knox: chieste le ultime sette condanne. In aula i contrabbandieri di oro
La vicenda è stata ripercorsa ieri nelle aule del tribunale di Arezzo ed ha visto il pubblico ministero Marco Dioni impegnato in una requisitoria di oltre due ore. La sentenza è in calendario per il 10 marzo
E' stato il pm Marco Dioni, presso il tribunale di Arezzo, a richiedere le ultime sette condanne riguardanti il caso Fort Knox. Si è svolto ieri l'ultimo capitolo di quella vicenda giudiziaria che prese corpo nel 2012 e, nel tempo, ha visto una marea di imputati passare attraverso le aule di vari palazzi di giustizia in tutta Italia.
Associazione a delinquere, ricettazione e commercio abusivo di metello prezioso, queste le accuse emosse nei confronti degli imputati per i quali il pubblico ministero ha richiesto condanne che vanno dai sei ai due anni e mezzo di reclusione. Dopo l'intervento di Dioni ieri è stato il turno delle arringhe da parte degli avvocati difensori tra cui anche Melani Graverini. La sentenza verrà pronunciata il prossimo 10 marzo dal giudice Giuolia Soldini con a latere Claudio Lara e Stefano Cascone.
Durante la giornata è stata ricostruita la vicenda che racconta di traffici di oro dalla Svizzera ad Arezzo. Un giro d'affari milionario quello portato alla luce dalla Guardia di Fianza che, nel novembre del 2012, presentò ben 150 avvisi di garanzia a imputati sparsi in tutta Italia. Di questi 70 erano di Arezzo. L'operazione prese il nome dall'appellativo usato per indicare la villa in Valdichiana dove settimanalmente avvenivano gli scambi. Dieci, a volte anche 15, chili d'oro in cambio di banconote che da nord raggiungevano la città e viceversa per un valore che, tra il 2010 e il 2012, ammonta a circa 200 milioni di euro.
Le richieste del pm di ieri riguardano: sei anni a Luigi, Pietro e Gianfranco Borrelli, sei per Gianluca Ronconi, 3 anni e 9 mesi per Angese Borrelli, 3 anni Luca Vanin e 2 e mezzo per Paolo Prevedoni.
