Referendum su cannabis ed eutanasia bocciati, le polemiche e la delusione. Walter: "Costituzione calpestata"
De Benedetto, emblema della lotta per la libertà di cura e per l'eutanasia, si era anche prodigato in un appello al voto
La decisione della Corte Costituzionale di dichiarare inammissibili i referendum su cannabis e eutanasia ha diviso il Paese e scatenato polemiche. E ha anche provocato profonda amarezza in chi conduce sulla propria pelle una battaglia che definisce "di civiltà". Walter De Benedetto, con la sua storia di malattia e coraggio, è diventato un emblema di questa lotta. Le sue parole sono state raccolte dai media nazionali e locali. "Ho aderito alla raccolta firme per entrambi i referendum" ha raccontato l'aretino a Repubblica poche ore prima della decisione della Corte Costituzionale. E si era anche prodigato in un appello al voto. Invece nulla, se non amarezza. L'aretino malato di artrite reumatoide è stato processato e poi assolto dopo che una sua serra di marijuana per uso terapeutico fu scoperta dalle forze dell'ordine. Era pronto per lanciare un appello al voto, ma la dichiarazione di inammissibilità dei quesiti ha bloccato tutto e infranto le speranze. "La Costituzione è stata calpestata" ha detto ai microfoni del Tgr di Rai 3 "L'Italia ha perso un'occasione e la mafia si arricchisce. Per quanto riguarda il referendum sull'eutanasia: è una vigliaccata. Sono molto abbattutto, pronto a ripartire ma con tanta amarezza".
Oggi il dibattito si allarga. "La corte costituzionale boccia il quesito referendario prima sulla eutanasia ed oggi sulla cannabis - ha commentato Enzo Brogi, consigliere regionale che ha dato sostegno alla battaglia di Walter -. Leggeremo le motivazioni non alzando scudi o invettive sulle decisioni della Corte. Il tema adesso é tutto esclusivamente politico". Il Centrosinistra, i riformisti, chiedano al Parlamento di fare presto e bene, iscrivendo le leggi, che gia sono, all'ordine del giorno, per essere discusse, se necessario corrette e definitivamente approvate in questa legislatura. Una grande occasione per riconnettere i legislatori e la politica con i milioni di cittadini che hanno sostenuto questi temi ed hanno a cuore diritti e democrazia".