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Cronaca

Rave a Poti, identificati gli organizzatori. Giovani arrivati anche dall'estero: verso centinaia di denunce

Non è escluso che nelle prossime ore venga presentato un esposto da parte di privati, come ad esempio da parte del curatore fallimentare dell'azienda titolare del capannone

Oltre 500 identificati: quasi tutti i partecipanti al rave party che si è consumato a Poti nella notte di Capodanno hanno un nome e un cognome. Sono soprattutto giovani, alcuni addirittura minorenni, provenienti da ogni parte d'Italia e in alcuni casi anche dall'estero. E tra loro ci sono anche gli organizzatori dell'evento abusivo: un piccolo gruppo di persone, tutte italiane ma non residenti in provincia di Arezzo, che tramite il tam tam innescato sui social hanno dato vita al mega party.

Gli inquirenti stanno svolgendo ulteriori accertamenti per capire come e perché sia stato individuato il luogo dove è stato organizzato il raduno. Gli agenti della Digos, della Squadra Mobile e le forze dell'ordine che hanno preso parte al blitz che ha interrotto il rave stanno anche verificando le ipotesi di reato che potrebbero essere imputate ai partecipanti e agli organizzatori. Chi era presente nel capannone abbandonato rischia la denuncia per occupazione abusiva di terreni ed edifici e per violazione della normativa anti Covid (fino al 31 dicembre, infatti, erano vietate feste e raduni). Non è escluso che nelle prossime ore venga presentato un esposto da parte di privati, come ad esempio da parte del curatore fallimentare dell'azienda titolare del capannone. 

Risvolti penali dunque, ma anche amministrativi: dalle immagini infatti appare chiaro che quasi nessuno indossasse mascherine, contravvenendo all'obbligo del loro utilizzo anche in zona bianca. E in questo caso possono scattare multe.

Video | Le immagini del rave party

"La vicenda è stata gestita molto bene dalle forze dell'ordine - commenta il prefetto Maddalena De Luca -. adesso partiranno le denunce e la vicenda farà il suo percorso sia in sede penale che amministrativa. Quella notte è stato interrotto il flusso di giovani che andavano nel luogo del rave ed è stata impedita una ulteriore ondata di arrivi. La situazione è stata contenuta molto bene e ringrazio tutte forze dell'ordine, i vigili del fuoco e i soccorritori dell'emergenza urgenza di Arezzo". 

Il raduno abusivo allo stabilimento della Fontemura

Intanto la vicenda infiamma la politica a livello nazionale. Oggi la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, è intervenuta sull'argomento con un post su Facebook: "Anno nuovo, rave illegali nuovi. Il buon 2022 dal ministro Lamorgese. Speriamo sia l'anno giusto per mandare finalmente a casa questi ministri incompetenti". 

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