Rapina all'orafo del Giotto, due arresti a Perugia. Stretto riserbo sulle indagini in corso
Soldi e gioielli i bottini prescelti, Arezzo e Perugia le città dove hanno colpito a distanza di quasi due mesi. Due uomini, insospettabili, sono finiti in manette nella città del Grifo con l'accusa di aver messo a segno due rapine, la prima il 26...
Soldi e gioielli i bottini prescelti, Arezzo e Perugia le città dove hanno colpito a distanza di quasi due mesi. Due uomini, insospettabili, sono finiti in manette nella città del Grifo con l'accusa di aver messo a segno due rapine, la prima il 26 marzo ai danni di una sala scommesse di Ellera di Corciano, dove portarono via un bottino consistente. La seconda proprio ad Arezzo al laboratorio orafo di via Michelangelo da Caravaggio nel pieno del quartiere Giotto dove fecero incetta di gioielli tra cui pietre preziose.
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I due uomini, sono finiti in manette dopo un'indagine dei carabinieri di Corciano e della compagnia di Perugia. Si tratta di un investigatore privato e del suo braccio destro, entrambi di Perugia, che avrebbero operato utilizzando alcuni rapinatori come manovalanza in entrambe le occasioni. Sono stati arrestati il 25 giugno scorso in seguito all'ordinanza di custodia cautelare in carcere chiesta dal pm Mario Formisano al gip Piercarlo Frabotta. I due sono già stato ascoltati dal giudice nel corso dell'interrogatorio di garanzia.
Le indagini proseguono nello stretto riserbo, perché gli inquirenti stanno cercando di individuare il resto della banda che ha agito ad Ellera e al Giotto, almeno cinque persone di origini diverse, tra i paesi dell'est e il sud Italia.
Ad Arezzo le indagini sono seguite dalla squadra mobile diretta da Francesco Morselli che si recò sul posto al Laboratorio Orafo di Santini appena ricevuto l'allarme della rapina da alcuni passanti e dallo stesso titolare, la banda si era già dileguata con il prezioso bottino, ma la caccia ai banditi stava iniziando.
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