"Protesi in cambio di mazzette", medico accusato di corruzione
Un chirurgo del Valdarno è accusato di aver ricevuto "benefit" in cambio dell'acquisto di protesi per ginocchio e anca prodotte da una specifica azienda
L'accusa è di corruzione ed è scaturita da acquisti di protesi mediche avvenuti in cambio di presunti benefit. La procura di Arezzo ha chiesto il rinvio a giudizio per tre persone. Rischiano di andare a processo un chirurgo del Centro Medico Toscano di 65 anni, un 46enne riminese, responsabile commerciale di un'azienda di protesi e il regale rappresentante dell'azienda che rivendeva i prodotti in Toscana.
I fatti risalgono al biennio 2015/2017, quando - secondo quanto sostenuto dalla pubblica accusa - il medico avrebbe indicato al Centro chirurgico l'acquisto delle protesi (82 in tutto) da utilizzare negli interventi al ginocchio e all'anca. In cambio avrebbe ricevuto cospicui "benefit": 100 euro ogni dispositivo, per un totale di 8mila 200 euro e viaggi all'estero per tremila euro.
Parte lesa in questo caso sarebbela Asl Toscana Sud Est.
Dopo la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm, e la richiesta di patteggiamento degli impitati, il gip ha deciso di rinviare il procedimento al prossimo 9 marzo. Deciderà se accogliere il patteggiamento o procedere con il rito ordinario.