Una perizia psichiatrica per l'uomo accusato di essere lo stalker delle commesse
L'incarico è stato conferito. In un mese il consulente dovrà chiarire se il 69enne era capace di intendere e volere al momento del fatto, se è in grado di sostenere un processo e se è socialmente pericoloso
Una perizia psichiatrica per l'uomo accusato di essere lo "stalker delle commesse". Il 69enne, che alle spalle ha una serie di precedenti specifici, fu arrestato lo scorso luglio e finì ai domiciliari. Ma dopo due giorni evase per tornare in via Vittorio Veneto, nel supermercato dove lavora la donna che aveva preso di mira. Fu così che venne arrestato di nuovo e portato a Sollicciano. Ma tra le mura del carcere le sue condizioni psicologiche sarebbero ulteriormente peggiorate e così il suo legale, l'avvocato Giuseppe Renzetti, ha chiesto di eseguire una perizia psichiatrica. L'incarico al professionista è stato conferito questa mattina: nei prossimi giorni incontrerà l'uomo e consegnerà la sua relazione nella prossima udienza, prevista per il 7 novembre.
Il medico dovrà chiarire se l'uomo era in grado di intendere e di volere al momento del fatto, se è in grado adesso di sostenere un procedimento e se è socialmente pericoloso.
Il 69enne è accusato di aver perseguitato una 28enne dipendente del supermercato: una escalation di attenzioni particolari, partite con biglietti e poi approdate a pedinamenti e minacce. Il sostituto procurato Laura Taddei, che sostiene l'accusa, ha ipotizzato quindi il reato di stalking.
Dalle indagini condotte dagli agenti della Squadra Mobile, le attenzioni morbose nei confronti della giovane donna si sarebbero manifestate a partire dallo scorso marzo. L'uomo l'avrebbe vista facendo la spesa e avrebbe fatto delle avances. Ma nonostante la risposta negativa della ragazza, il 69enne non ha fatto passi indietro, anzi. Stando all'accusa avrebbe tentato nuovi approcci e con appostamenti e pedinamenti e alla fine anche insulti e minacce. Un incubo per la giovane che era corsa a denunciare la vicenda.
