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Cronaca

Processo baby gang, Montana dal carcere a una comunità terapeutica aspettando la sentenza

"Un anno di percorso per prendere coscienza delle azioni commesse. Adesso il cammino proseguirà in una struttura della provincia di Milano"

Dal carcere di Prato a una comunità terapeutica in provincia di Milano dove resterà ai domiciliari: Montana, W.R., 20enne considerato il leader della baby gang che tra il 2020 e 2021 terrorizzò i ragazzini del centro storico aretino, avrà una misura cautelare meno afflittiva in attesa della conclusione del processo a suo carico. La decisione è stata presa questa mattina dal collegio giudicante presieduto da Elena Pisto. Ad avanzare l'istanza è stata la legale di fiducia del giovane, l'avvocato Francesca Arcangioli, che ha trovato d'accordo la pm Julia Maggiore.

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Montana da oltre un anno si trova in carcere e ha iniziato un percorso che, stando a quanto asserito dai responsabili della struttura, avrebbe già iniziato a dare risultati. Il ragazzo infatti avrebbe preso coscienza della gravità delle sue azioni e sarebbe pronto a intraprendere un cammino diverso. 

Il procedimento è stato poi sospeso per la modifica di uno dei capi di imputazione dalla pm Maggiore, che dovrà essere notificata a "Montana". Questo passaggio, ovvero la remissione in termini, comporterà dal punto di vista tecnico, un errore formale la possibilità da parte della difesa di chiedere il rito abbreviato.

Il procedimento riprenderà nel mese di maggio. 

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