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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Processo Martina Rossi. Le amiche piangono in aula: "Ci hanno detto che era impazzita e che si era buttata. Ma quanti dubbi"

Cruciali passaggi in aula ieri per il processo legato alla morte di Martina Rossi, la ragazza genovese che ha perso la vita in vacanza a Palma di Maiorca il 3 agosto 2011. Alla vela del tribunale di Arezzo, davanti al collegio dei giudici...

Cruciali passaggi in aula ieri per il processo legato alla morte di Martina Rossi, la ragazza genovese che ha perso la vita in vacanza a Palma di Maiorca il 3 agosto 2011. Alla vela del tribunale di Arezzo, davanti al collegio dei giudici presieduto da Angela Avila, hanno testimoniato le due amiche di Martina, Isabella e Alessia, che con lei condividevano la camera in quella vacanza. Le ragazze sono state interrogate dal procuratore Roberto Rossi, dal giudice, dai legali Tiberio Baroni e Stefano Buricchi, difensori dei due imputati aretini, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, e dalla parte civile (ovvero i genitori di Martina), gli avvocati Luca Fanfani e Stefano Savi. E non sono mancate le scintille tra le parti in aula.

Tra i testi anche anche due ragazze di Milano che Martina aveva conosciuto in vacanza e altri due ragazzi aretini, amici di Albertoni e Vanneschi, che - imputati per falsa testimonianza nel processo di Genova - si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Ma per buona parte della giornata hanno tenuto banco le risposte di Isabella e Alessia che, per ore, incalzate da accusa e difese, hanno cercato di ricostruire, a sette anni di distanza, l'incubo di quella vacanza alle Baleari. Un passaggio stressante per le due che, più volte, sono scoppiate in lacrime rievocando la tragedia. Isabella è stata ascoltata per buona parte della mattinata, le prole di Alessia hanno occupato gran parte del pomeriggio. Molti "non ricordo" hanno avuto l'aiuto dei verbali del processo genovese, confermati per buona parte.

Le due ragazze hanno hanno affrontato, a lungo, i dettagli del breve soggiorno isolano, interrotto dopo appena due giorni per la morte dell'amica, deceduta dopo un volo dal sesto piano dell'albergo. Hanno ribadito le circostanze che in quell'alba del 3 agosto, hanno portato Martina a lasciare la sua camera al piano terra: le due ragazze si erano appartate con due giovani aretini e avevano bisogno di intimità; così l'amica era salita al sesto piano, raggiungendo Albertoni e Vanneschi, conosciuti in quella vacanza. Le amiche hanno riferito che prima scese Alessandro Albertoni, annunciando che "Martina è impazzita"; il giovane aveva graffi sul collo ed era sconvolto. L'altro ragazzo, Luca Vanneschi, era sceso poco dopo, e uscendo dall'ascensore aveva annunciato la morte di Martina. Dicendo che aveva preso la rincorsa e si era buttata dalla finestra.

Sono stati ripercorsi tutti i movimenti delle ragazze nei due giorni che hanno preceduto la tragedia: dalle giornate al mare, agli aperitivi, fino alla discoteca. Si è parlato poi della velata offerta di marijuana da parte del gruppo dei ragazzi aretini rifiutata dalle ragazze genovesi. Il fatto che Martina avesse litigato con entrambe le amiche durante la prima sera perché non aveva voglia di uscire. I difensori degli imputati hanno cercato di capire dalle ragazze se Martina soffrisse per qualche disagio particolare, dal rapporto conflittuale con i genitori - ma reputato normale per l'età -, alle pene d'amore ormai superate per l'ex fidanzatino, passando per le battute di alcuni ragazzi (per l'aspetto fisico) subite in quella vacanza e che l'avevano un po' disturbata, fino allo stress per l'Università. Ma sia Isabella che Alessia hanno concordato sul fatto che Martina non fosse affatto mossa da propositi suicidi e che, anzi, avesse affrontato con entusiasmo la vacanza spagnola. Addirittura Alessia ha riferito di aver cercato su whatsapp Luca Vanneschi dopo l'accaduto: "Volevo sapere con esattezza quel che era accaduto in quella camera, ma ha sempre tagliato corto".

@MattiaCialini

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