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Cronaca

Caso Coingas, verso il ritorno in aula: la parola ai periti

Domani udienza tecnica: saranno consegnate nuove trascrizioni e ascoltati due tecnici che si sono occupati rispettivamente di estrapolare e riportare le conversazioni custodite nel pc di Staderini

E' la vigilia di una nuova udienza, quella del maxi processo per l'affaire Coingas. Il procedimento, dopo un rinvio dovuto alla necessità di trascrivere ulteriori intercettazioni - come richiesto da alcuni difensori - domani fa un nuovo passo avanti con un'udienza di tipo tecnico. E' prevista infatti l'audizione del consulente del pm, il dottor Marco Marcellini, che si è occupato di estrapolare l'enorme mole di materiale informatico acquisito dai dispositivi di Staderini (in particolare le lunghe ore di audio registrati). Sempre domani mattina verrà ascoltato anche il perito fonico Corrini, ovvero colei che ha trascritto le oltre 700 pagine di intercettazioni.

Nell'udienza succesiva, fissata per il 1 marzo, invece, dovrebbero essere ascoltati gli agenti della Digos che nel giugno del 2019 diedero il via alle perquisizioni che portarono al sequestro del pc di Staderini e quindi al ritrovamento degli audio che fecero deflagrare la bomba giudiziaria.

Nel frattempo per Sergio Staderini, che è già stato giudicato con rito abbreviato e condannato a due anni, le cose si complicano. La Corte dei Conti ha infatti dato il via ad una azione legale per ottenere il risarcimento del danno erariale che avrebbe arrecato alla collettività affidando le cosiddette “consulenze d’oro”.

La maxi inchiesta 

Per il caso Coingas sono stati rinviati a giudizio in 11 (per altri due, ovvero Sergio Staderini e Jacopo Bigiarini, le sentenze sono già arrivate con rito abbreviato). Si tratta di Alessandro Ghinelli, l'avvocato Pier Ettore Olivetti Rason, il commercialista Marco Cocci, Mara Cacioli (ex dipendente in pensione di Coingas), l'assessore Alberto Merelli, il presidente di Estra Francesco Macrì, l'avvocato Stefano Pasquini, l'amministratore di Coingas Franco Scortecci, il consigliere comunale Roberto Bardelli, il presidente di Arezzo Casa Lorenzo Roggi e l'ex presidente Multiservizi Luca Amendola.

L'inchiesta ha preso il via nel giugno 2019 quando la Procura di Arezzo dispose una serie di perquisizioni in seguito una segnalazione giunta da alcuni membri del collegio sindacale di Coingas. Nella segnalazione venivano evidenziate alcune "consulenze d'oro". Fu la Digos a rinvenire materiale audio scottante nel pc di Sergio Staderini (ex presidente di Coingas). Fu cosi che gli inquirenti si trovarono di fronte a centinaia di file ritenuti scottanti, che diedero un forte impulso alle indagini. Dalle conversazioni carpite all'insaputa di chi stava parlando hanno preso il via vari filoni d'inchiesta: oltre a quello sulle consulenze, quello che riguarda Multiservizi (che vede implicati Amendola, Bardelli e Roggi) a quello sulla nomina di Macrì a presidente di Estra. 

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