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Cronaca

Processo Coingas, il giorno di Rason. Le dichiarazioni spontanee del legale al centro dell'inchiesta

Al suo studio intestata la parte più cospicua delle consulenze d'oro

Macrì, Ghinelli, Pasquini e questa mattina anche Pier Ettore Olivetti Rason. Sono questi gli imputati del processo Coingas che hanno deciso di rendere dichiarazioni spontanee. Oggi in aula, di fronte al collegio presieduto dal giudice Filippo Ruggiero, sarà l'avvocato Rason a raccontare la propria verità. Le sue parole concluderanno il dibattimento di questo processo che ha scosso Arezzo. 

Allo studio di Rason furono commissionate gran parte delle ormai celebri consulenze d'oro. E furono proprio le spese per questo incarico (considerate anomale ed eccessive dalla procura) a balzare agli occhi dei revisori contabili e a far rischiare che il bilancio della partecipata non venisse approvato. I revisori chiesero infatti che venisse accertata la congruenza di tali spese. Ma furono davvero necessarie queste consulenze? In aula sono emersi molti aspetti: di fatto lo studio di Rason si sarebbe occupato di passaggi importanti per Coingas, come ad esempio il tentativo di superare la legge Madia o la revisione dei patti parasociali. L'avvocato fiorentino era già in rapporti con Macrì che lo presentò a Staderini. Ma l'operato del legale finì nel mirino dei revisori solo nel momento in cui iniziarono ad arrivare le parcelle che - rispetto a periodo precedenti dell'amministrazione Coingas - apparvero esorbitanti. Rason in aula, assistito dal legale Neri Pinucci, cercherà di fare luce su vari aspetti di questa vicenda. 

Le sue parole concluderanno la fase dibattimentale del procedimento. Poi tutto sarà rinviato al 20 gennaio, data in cui è prevista la requisitoria del procuratore Rossi, seguita dalle arringhe dei difensori. Quindi la sentenza.

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