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Cronaca

Processo Coingas, il legale di Ghinelli: "La procura ha inciampato sul sindaco". Sentiti tutti i difensori: sentenza il 28 febbraio

Una giornata intensa quella di oggi nella quale - con un giorno di anticipo rispetto alla tabella di marcia stilata dal collegio presieduto dal giudice Filippo Ruggiero - hanno pronunciato la loro arringa tutti i legali degli imputati

"L'impressione è che la procura abbia inciampato sul sindaco nello svolgimento delle sue indagini. Perché la posizione di Ghinelli è molto marginale. Certo è che, se si inciampa sul sindaco, il processo prende un'altra luce". E' iniziata con un affondo la replica dell'avvocato Piero Melani Graverini, difensore del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, uno degli 11 imputati per il caso Coingas. Una giornata intensa quella di oggi nella quale si sono concluse - con un giorno di anticipo rispetto alla tabella di marcia stilata dal collegio presieduto dal giudice Filippo Ruggiero -  le arringhe dei difensori e al termine della quale è stata fissata la data in cui saranno pronunciate le repliche della procura e poi la sentenza. Il giorno da segnare sul calendario è il 28 febbraio prossimo. 

Graverini ha raccolto il testimone dell'avvocato Luca Fanfani e ha chiesto l'assoluzione per tutti e tre i capi di imputazione che riguardano il sindaco.

"Assoluzione perché il fatto non sussiste": è stata questa la richiesta avanzata anche dai legali dell'assessore Alberto Merelli, Bonifazi e Berbeglia. In particolare, sulla nomina di Macrì, l'avvocato Berbeglia ha sottolineato che il suo assistito, che nel frattempo ha rimesso la delega alle Partecipate, "è entrato in giunta come tecnico, in virtù del rapporto fiduciario con il sindaco, ma senza appartenere a schieramenti politici. Non ha quindi partecipato alla fase politica della nomina, né alla riunione avvenuta a livello regionale, nel quale fu fatto il nome di Macrì, né a quella con i consiglieri di maggioranza. Mentre per quanto riguarda l'assemblea fu votato, Merelli era presente perché aveva una delega: esprime una volontà non sua, non poteva decidere come voleva". 

Le requisitoria dell'ex procuratore Rossi: le richieste di condanna e quelle di assoluzione

Nella giornata di oggi hanno preso la parola anche il legali di Franco Scortecci, ribadendo quanto già chiesto dalla procura, ovvero l'assoluzione "perché il fatto non costituisce reato", di Mara Cacioli, e dell'avvocato Stefano Pasquini. Anche in questi casi è stata chiesta l'assoluzione. 

In anticipo sui tempi anche i legali dei tre imputati del filone Multiservizi si sono espressi. Gli avvocati di Lorenzo Roggi, presidente di Arezzo Casa, quello di Luca Amendola, ex presidente di Arezzo Multiservizi e quello di Roberto Bardelli, consigliere comunale hanno preso la parola uno dopo l'altro. Con tempi ridotti e affidandosi anche a memorie consegnate alla corte - come quella prodotta dall'avvocato di Bardelli, Roberto Alboni - per perorare la richiesta di assoluzione. 

La scorsa settimana erano intervenuti anche i legali di Francesco Macrì, Marco Cocci e Pier Ettore Olivetti Rason. 

Adesso la Procura avrà modo di pronunciare le sue repliche il 28 febbraio. Giorno in cui sarà letta la sentenza sul caso che ha fatto tremare Arezzo negli ultimi due anni. 

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