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Cronaca

Processo Coingas, Merelli: "Rason? Ho visto che ha lavorato. Le consulenze non erano solo fumo"

Era una situazione complicata quella che si era creata nel 2019 all'interno di Coingas. Così almeno l'ha illustrata di fronte ai giudici l'assessore Alberto Merelli, imputato nel processo Coingas, che oggi in udienza si è sottoposto all'esame

"Scortecci era irritato delle difficoltà di comunicazione con Rason. La questione aveva assunto toni pesanti perché in Coingas non riuscivano ad avere risposte e chiudere la pratica". Era una situazione complicata quella che si era creata nel 2019 all'interno di Coingas. Così almeno l'ha illustrata di fronte ai giudici l'assessore Alberto Merelli, imputato nel processo Coingas, che oggi in udienza si è sottoposto all'esame. Prima le domande dei propri legali, Berbeglia e Bonifazi, poi quelle del procuratore Roberto Rossi e dei legali di parte civile. E infine le domande del collegio: un fuoco di fila andato avanti per circa due ore e mezzo, durante le quali Merelli ha ricostruito la sua verità. 

In aula sono state esplicitamente citate le intercettazioni telefoniche, compresa quella ormai famosa tra Merelli, Ghinelli e l'avvocato Pasquini (quest'ultimo in ambientale) degli "asini che volano" che dovevano essere "visti da tutti". "Stavamo parlando dell’incontro che avrei dovuto avere con il sindaco revisore Minetti in merito alle consulenze dello studio Rason - ha spiegato Merelli -.  Questa frase fu veicolata mediaticamente, ma nacque da un malessere di Pasquini dovuto all’aver visto un importo sicuramente importante destinato allo studio legale. Importo che lui, che aveva fatto l'avvocato di Coingas, non aveva gradito". 

Processo Coingas

Ma cosa accadde? Merelli ha affermato che il collegio dei sindaci revisori "pressava" Scortecci, da poco nominato amministratore, per avere la documentazione relativa alle consulenze di Rason già fatturati. I sindaci avevano annunciato di non dare un parere positivo al bilancio. "Si parlava di 35 pratiche - dice Merelli - molte delle quali svolte negli anni 2017 e 2018 quando Sortecci non c'era ancora. L’attività di Rason in settori specifici era stata svolta, io l'avevo vista. Parlare di fumo, come diceva l'amministratore, non era realistico. Ma si era creato un clima avvelenato che ha fatto strabordare le cose. Il lavoro di Rason io l’ho visto, sulla congruità non avevo la competenza per verificarlo".

Secondo la ricostruzione di Merelli, in seguito alle richieste dei revisori, Scortecci si rivolse a lui il quale ne parlò con il sindaco Ghinelli e insieme decisero di incaricare l'avvocato Stefano Pasquini del Comune di Arezzo di svolgere questa valutazione sulla congruità delle consulenze. 

"Alla fine si era creato un meccanismo - ha concluso Merelli - che non scorreva più. Effettivamente dalle intercettazioni sembra che noi si vada a chiedere a Rason un favore (chiedendo di inviare documenti sull'attività svolta per Coingas ndr), ma noi avevamo bisogno di avere questi dati e di dare un valore alle loro prestazioni per portare a chiusura la pratica del bilancio 2018 di Coingas". Quel bilancio che rischiava di non essere approvato, con tutte le conseguenze del caso. 

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