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Cronaca Sansepolcro

Bancarotta Cofinco, tutti assolti: stesso esito del caso Bramante

Concluso il procedimento per il crac della holding legata al gruppo Cose di Lana

Dopo l'assoluzione per la bancarotta Bramante, arriva un'altra sentenza per tre imputati, questa volta per i caso della holding Cofinco, compagnia finanziaria Conti che faceva parte dello storico gruppo valtiberino "Cose di lana".

Il giudice Margheri del tribunale di Arezzo ha pronunciato ieri la sua decisione: nessuna condanna, nel dispositivo si sancisce l'"insussistenza del fatto". 

I quattro imputati, tra i quali Cesarino ed Renzo Conti (entrambi assistiti dallo studio legale Fanfani), erano accusati di "bancarotta per aggravamento del dissesto da ritado del fallimento". Secondo l'accusa i quattro "in concorso tra loro e nelle loro rispettive qualità, consapevoli dello stato di dissesto [...] astenendosi dal richiedere la dichiarazione di fallimento in proprio". Alla fine del 2016 il patrimonio netto segnava un valore negativo di oltre 15milioni di euro.

Una sorta di "procedimento gemello" di quello della bancarotta Bramante: stessi capi di imputazione e medesima sentenza. Nel caso Bramante secondo il giudice non si sarebbe configurata una colpa, in quanto "la scelta a fronte della crisi emersa nel 2012, di procedere prima con un concordato e poi, dopo la revoca del concordato, con l'affitto di ramo d'azienda, avrebbe consentito di preservare il valore degli assets patrimoniali e i posti di lavoro".

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