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Cronaca

Crollo a Montedoglio, il giorno della sentenza della Corte d'Appello

Il procedimento a carico di Cola e Zurli potrebbe concludersi quest'oggi. Al centro del dibattimento i contenuti della perizia disposta per accertare le cause del crollo

La sentenza è attesa per oggi. Il processo d'appello per il crollo di un concio della diga di Montedoglio, avvenuto nella notte del 29 dicembre 2010, causando grande proccupazione per decine di persone che vivevano nella zona, potrebbe concludersi in questa giornata. Sul banco degli imputati ci sono due persone: l'ingegner Stefano Cola, tecnico di Ente Acque Umbre Toscane che si occupò del collaudo, e l’architetto Diego Zurli, che all'epoca del disastro era direttore dello stesso ente.

Oggi in aula ci sarà la discussione finale. Al centro dell'attenzione la relazione stilata dal perito nominato dal tribunale Sossio Del Prete. Stando a quanto emerso dopo l'ultima udienza, lo scorso aprile, la perizia avrebbe individuato tra le cause del crollo "la cattiva esecuzione del giunto di base della parete". Al momento della realizzazione ci sarebbe stata una mancata attenzione che avrebbe "minato in maniera occulta e irreparabile la sicurezza della struttura". Una situazione che però non avrebbe permesso di prevedere il disastro. 

In primo grado, tre anni fa, il giudice Giulia Soldini ha assolto entrambi gli imputati, ritenuti estranei ai fatti. Secondo il tribunale di Arezzo le responsabilità sarebbero state da attribuire a chi progettò e costruì l'invaso. Persone che adesso non sono più in vita. 

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