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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza Grande

Statue in marmo rubate e rivendute ad Arezzo: ritrovate dopo oltre 30 anni di oblio

Tre persone sono state denunciate per il furto e la vendita delle preziose opere del XVII secolo

Prima erano state trafugate da un'abitazione, poi rivendute alla Fiera Antiquaria di Arezzo. Dopo chi che, per almeno due decenni di quattro sculture del XII secolo raffiguranti le "Muse", si erano perse le tracce. Sono stati i carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio culturale di Firenze, guidati dal comandante Claudio Mauti, a ritrovarle e restituirle al legittimo proprietario. Per quel furto tre persone sono state denunciate: si tratta di due antiquari fiorentini e di un montevarchino. 

Le quattro sculture in marmo rappresentano “Talia con cartiglio e cornucopia”, “Tersicore con la lira”, “Polimnia appoggiata a un tronco di colonna” e “Melpomene con maschera greca in mano”, e fino agli anni Ottanta fa erano in un'abitazione di Sesto Fiorentino (FI). Il  29 settembre 1986 però i ladri si introdussero nella casa e le trafugarono.

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L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze, ha avuto origine da una serie di verifiche svolte nell’ottobre 2021 su alcune opere in vendita presso una casa d’aste toscana.

"Grazie alla comparazione delle immagini dei beni posti all’incanto con quelle presenti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, la più completa banca dati di opere d’arte rubate esistente al mondo gestita dal Comando Tutela del patrimonio culturale - spiegano i militari dell'Arma -, è stato accertato che le statue marmoree erano proprio quelle rubate 34 anni prima". Le attività investigative hanno ricostruito quanto accaduto nell'arco dei decenni. Le opere erano state infatti commercializzate circa trenta anni fa alla Fiera Antiquaria di Arezzo da un montevarchino.

"Ad acquistarle fu un antiquario fiorentino, il quale le aveva poi rivendute a un altro professionista. Quest’ultimo acquirente le ha mantenute nella propria collezione privata sino a quest’anno, quando ha deciso di dare mandato di porle in vendita all’incanto alla casa d’aste, estranea all’illecito".

Tre persone sono state denunciate per la ricettazione delle quattro sculture: i due antiquari fiorentini e l'uomo che li commerciò ad Arezzo, un pregiudicato di Montevarchi.

"Le statue, di elevatissimo valore storico-artistico - spiegano i militari dell'Arma in una nota - ritorneranno a ornare l’abitazione dalla quale vennero a suo tempo rubate.  Il risultato di oggi testimonia, ancora una volta, l’importanza di avere anche le fotografie dei beni artistici posseduti in modo che, qualora trafugati, il cittadino potrà fornire a corredo della propria denuncia. Le informazioni fornite andranno ad alimentare la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, che consente ai militari del Reparto specializzato dell’Arma di recuperare, anche a distanza di decenni, beni di cui si erano perse ormai le tracce".

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