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Cronaca Montevarchi

Presunti abusi all'asilo: ex bidello assolto anche in Appello. "Il fatto non sussiste"

Lo scorso 22 febbraio furono ascoltati di fronte ai giudici 4 ragazzi. Le loro testimonianze però sono apparse "confabulatorie"

E' stato assolto anche dalla corte d'appello di Firenze, perchè "Il fatto non sussiste". La sentenza è stata pronunciata nel pomeriggio di ieri nei confronti dell'ex bidello dell'asilo di Rendola, a processo con l'accusa di abusi sessuali nei confronti di quattro bambini che frequentavano la struttura dove lui lavorava. 

Un procedimento tanto complesso quanto delicato, che ha visto parlare in aula, per la prima volta, quei bambini che oggi si affacciano all'adolescenza. I quattro ragazzi infatti sono stati sentiti lo scorso febbraio, ma le loro ricostruzioni non avrebbero coinvinto la corte fiorentina. "Alcune dichiarazioni sono apparse inverosimili, confuse - spiega il legale del bidello, l'avvocato Raffaello Falagiani -, quelli che inizialmente sembravano tanti episodi, si sono ridotti ad un unico momento. E anche la contestualizzazione è apparsa poco credibile".

Da quanto raccontato dai ragazzi in aula, gli abusi sarebbero avvenuti nel bagno dell'asilo. Ma la struttura, ha contestato la difesa, ha bagni senza porte e non vi sarebbero "ostacoli" che impediscano dall'esterno di vedere cosa vi accada. Ed è stato questo uno degli elementi sui quali ha puntatola difesa: insegnanti e altro personale avrebbero visto se fosse accaduto qualcosa di anomalo. 

La vicenda 

Quello dell'asilo di Rendola è stato un caso che ha colpito profondamente gli aretini. Il bidello era accusato di aver abusato di quattro bambinio. In realtà la vicenda inizialmente coinvolse 12 famiglie, i cui bimbi furono sentiti sui presunti abusi. L’ex bidello fu prosciolto subito per otto casi mentre per i restanti quattro andò a giudizio. Durante il procedimento di primo grado furono ascoltati i carabinieri, furono ripercorsi i risultati delle indagini svolte, comprese le analisi delle telecamere piazzata dentro alla scuola e quelle del contenuto del pc del 57enne. Furono anche ascoltati i periti della Procura che avevano valutato i quattro bambini (ormai divenuti ragazzini) in grado di sostenere una deposizione in aula. Nonostante il parere positivo dei giudici, era comunque necessario il nullaosta dei consulenti del tribunale che dichiaraono i ragazzini non idonei a testimoniare.  Nella sua requisitoria la pm Alessandra Falcone chiese una condanna a 13 anni. L'ex bidello, assistito dall'avvocato Raffaello Falagiani, fu assolto con formula piena. Poi il ricorso in appello. 

Nel frattempo esplose il caso di Bibbiano e si scoprì che anche la prima perizia disposta dalla Procura di Arezzo sui bambini valdarnesi fu svolta dal dottor Claudio Foti del Centro studi Hansel e Gretel onlus, insieme ad una psicoterapeuta del Meyer. L'avvocato difensore del bidello espresse i propri dubbi e la paura che "per quella perizia fosse stato utilizzato lo stesso metodo contestato a Bibbiano". 

Poi il ricorso in Appello e ieri la sentenza. Anche per la corte fiorentina il 57enne è innocente. 

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