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Cronaca San Giovanni Valdarno

"Dopo l'incidente ha bruciato l'auto, poi ne ha denunciato il furto". Così i carabinieri hanno scoperto il pirata

E' giovane e incensurato l'uomo che lo scorso 1 marzo ha travolto e ucciso un clochard che camminava lungo la sr 69. Poi si è dato alla fuga

Ha travolto un uomo e l'ha lasciato sul ciglio della strada. Poi ha vagato per alcune ore, fin quando ha deciso prima di abbandonare l'auto con la quale lo aveva investito, poi di darle fuoco per cancellare le tracce della tragedia. Ma i Carabinieri di San Giovanni Valdarno sono riusciti a scoprirlo e adesso un giovane valdarnese, incensurato, è indagato "per omicidio stradale aggravato dalla fuga, incendio con l’aggravante di aver cercato di inquinare e distruggere le prove e simulazione di reato in relazione alla falsa denuncia di furto".

L'incidente stradale è avvenuto lo scorso 1 marzo. A perdere la vita è stato un clochard di 65 anni, originario del sud Italia, che da un po' di tempo vagava tra il Valdarno aretino e il Valdarno fiorentino. Quella notte l'uomo camminava sul ciglio della Sr 69 quando è stato travolto all'altezza del quartiere di Bani. 
Stando da quanto ricostruito dai Carabinieri, che hanno svolto scrupolose indagini, l'impatto si sarebbe verificato alle 4 del mattino. Poco dopo alcuni passanti hanno visto il corpo e hanno chiamato il 118. Per il 65enne però non c'era più nulla da fare. Non aveva documenti e i militari dell'Arma lo hanno identificato grazie alle impronte digitali. 

Nei primi momenti  l'ipotesi principale pareva essere la morte naturale. Poi però le immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza e una denuncia di furto di un'auto, hanno insospettito gli inquirenti e indirizzato le indagini verso la pista del pirata della strada.

Gli elementi emersi hanno portato al giovane che lo scorso 31 marzo, in occasione di una perquisizione domiciliare è crollato e ha raccontato tutto. 

La vicenda

Il giovane era di ritorno da una serata trascorsa con gli amici a Loro Ciuffenna. Erano le 4 ed è verosimile che non si sia accorto che lungo la carreggiata camminasse un uomo. L'impatto è stato violento e fatale. 

Il giovane a quel punto avrebbe vagato alcune ore e poi avrebbe abbandonato l'auto, una Fiat 500, in campagna. L'indomani le ha dato fuoco. Quindi è corso a denunciarne furto dai carabinieri di San Giovanni. Proprio quella denuncia però ha insospettito i militari, che nel frattempo avevano eseguito tutti i rilievi e avevano acquisito immagini delle telecamere posizionate in vari punti lungo la Sr69.

Le indagini quindi hanno inziato a prendere una direzione ben precisa. Dopo un mese di accertamenti, la Pm Laura Taddei ha dato l'autorizzazione per una perquisizione domiciliare. E' stato quando lo scorso 31 marzo i carabinieri sono entrati nella sua abitazione che il giovane è crollato: ha collaborato e dato spiegazioni. 

Adesso è indagato per omicidio stradale aggravato.

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